Il Belgio è una destinazione che malgrado un piccolo territorio ha però tanto da offrire, basti pensare che nel 2022 ha registrato più di 50 milioni di presenze turistiche, soprattutto nelle Fiandre Occidentali, nella Regione di Bruxelles e nella provincia di Anversa. Il Belgio richiama i turisti, non solo per le infinite birre locali e le oltre 2mila cioccolaterie, ma anche per i suoi 35 siti Patrimonio UNESCO. C’è chi visita il Belgio per respirare l’atmosfera medievale, chi per approfondire la storia della battaglia di Waterloo e delle Ardenne, chi per ammirare l’arte di Magritte, il maggior esponente del surrealismo belga. Gli appassionati di fumetti troveranno nel Belgio la loro mecca, dato che la nazione li considera la nona arte e presenta un museo dedicato, il personaggio più conosciuto è Tintin del ’29, poi c’è anche chi è curioso di vedere come si svolge la vita nel Quartiere Europeo, sede del Parlamento, Consiglio e Consiglio dei Ministri omonimi. L’assetto amministrativo del paese merita un discorso a parte, ufficialmente il Regno del Belgio, è composto da tre regioni: le Fiandre a nord sono di lingua fiamminga, nella Vallonia a sud si parla il francese e la Regione di Bruxelles è bilingue, esiste anche una minoranza tedesca nella parte orientale del paese.
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COSA VEDERE IN BELGIO
BRUXELLES
La visita del Belgio non può che iniziare da Bruxelles e dalla sua magnifica Grand Place, la Grande Pizza, una delle più suggestive d’Europa, ma anche del mondo, rappresenta il cuore della Città Vecchia che racchiude le migliori attrazioni. Questo Patrimonio UNESCO, citato tra i tanti anche da Victor Hugo, ospita l’Hotel de Ville, sede del Municipio in stile gotico sulla cui vetta spicca la statua del patrono cittadino San Michele Arcangelo e Maison du Roi in stile tardo gotico, di proprietà del potente Ducato di Brabante. Questo edificio veniva utilizzato per la vendita del pane, come suggerisce l’appellativo fiammingo Broodhuis, al suo interno potrai visitare il Museo Cittadino che ospita il Manneken Pis, la statua del bimbo che urina, simbolo dell’impertinenza dei cittadini di Bruxelles. La piazza ospita anche il Museo della Birra e una decina di Case delle Corporazioni risalenti all’epoca medievale e ancora oggi esistenti, di cui visiterai, tra le tante, la Maison des Boulangers la Casa dei panettieri e Le Pigeon Il Piccione, la corporazione degli artisti, in cui soggiornò lo scrittore Victor Hugo. A due passi dalla piazza non perderti la stupenda la Cattedrale di San Michele e Santa Gudula, Cathédrale des Sts Michel et Gudule, la chiesa più importante della città, di cui è notevole la contrapposizione tra la facciata esterna, gotica e imponente, con le sue altissime torri e l’interno dal respiro rinascimentale e barocco. Il motivo di ciò è presto detto: era forte la volontà di fornire alla città una chiesa che fosse contemporaneamente il simbolo della cristianità e della potenza del ducato. Nelle vicinanze non perdere l’occasione di visitare il Museo Magritte, poiché ospita la più grande collezione al mondo del noto artista surrealista che attira circa 300mila presenze annuali. Merita più di una visita il quartiere Ilot Sacré, l’Isola Sacra, l’anima medievale della capitale, nonché centro della vita notturna, in cui passeggerai tra splendidi vicoletti, negozietti e ristoranti per arrivare poi alla Borsa in stile neoclassico e alla raffinatissima le Gallerie Saint Hubert, la prima galleria commerciale d’Europa, che comprende la Galleria della Regina, la Galleria del Re e la Galleria dei Principi in cui dedicarsi allo shopping. Parlando d’arte impossibile non nominare i Musei Reali delle Belle Arti del Belgio RMFAB, fondanti nel 1801 da Napoleone, rappresenta la più prestigiosa collezione di belle arti del paese. Da vedere il Palazzo Reale, residenza ufficiale della famiglia reale belga, nonché uno dei palazzi più importanti della città, ricorda che potrai fare una visita solo nel mese di agosto, per una pausa tra una visita e l’altra il Parco Reale di Bruxelles è il luogo perfetto, rappresenta il parco urbano più grande della capitale, in cui passeggerai tra boschi, sentieri e statue in stile neoclassico. Nelle vicinanze merita una visita anche il quartiere Sablon. Più lontano dal centro, merita una foto l’Atomium, il simbolo di Bruxelles, alto 102 m da cui potrai salire tramite delle scale mobili per ammirare la città dall’alto dal lascito dell’Expo del 1958.
ANVERSA
A nord della capitale, ci spostiamo ad Anversa, seconda città del Belgio, situata nelle Fiandre orientali, molto conosciuta nel settore dei diamanti. Si tratta di una città dinamica e moderna, che ben custodisce il suo passato medievale, molto importante per rappresentare il principale porto del paese e secondo d’Europa, dopo Rotterdam. La visita parte dal suo centro storico, Grote Markt la piazza del mercato, vale a dire il cuore medievale delle città, in cui ti innamorerai dei palazzi anticamente sedi delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri e del Municipio Stadhius van Antwerpen, Patrimonio UNESCO, che occupa un intero lato della piazza. Alle spalle della piazza, entra nella cattedrale più grande delle Fiandre, nonché del paese, la Onze-Lieve-Vrouwekathedraal Antwerpen, la Cattedrale di Nostra Signora di Anversa, un capolavoro di architettura gotica, che vanta la torre più alta (123 m), ormai simbolo del paese. L’interno a sette navate è uno spettacolo unico e qui potrai ammirare importanti opere di Rubens, il più importante pittore di Anversa, di cui potrai osservarne i capolavori all’interno del Museo Rubenshuis. Nelle vicinanze si trova la struttura più antica della città, il Castello di Het Steen, una fortezza medievale in riva al fiume Schelda, che fu trasformato in carcere, al cui interno troverai l’ex tribunale, la Chiesa di San Walburga e il mercato ittico. Per un po’ di shopping strada Meir è la migliore area della città, che collega il quartiere della moda e il Quartiere Latino, in cui potrai passeggiare sulla strada pedonale arricchita da palazzi del XVIII e XIX secolo, tante boutique e cioccolaterie. Anversa ospita anche la Stazione Centrale, nulla di strano, se non fosse che questa è considerata una delle stazioni ferroviarie più belle al mondo, perciò ribattezzata dai cittadini locali come la “Cattedrale delle Ferrovie”, assolutamente da vedere.
BRUGES
Spostandoci verso ovest arriviamo a Bruges, la Perla delle Fiandre, anche detta la “Venezia del Nord” per i suoi bellissimi canali, una città davvero suggestiva in cui immergerti nel passato medievale della città. Il centro storico fa parte del Patrimonio UNESCO, rimarrai sorpreso nel vedere il fossato ovale che circonda le antiche fortificazioni medievali. Anche qui il centro storico è rappresentato dalla Piazza del Mercato Grote Markt, adornato dagli edifici delle corporazioni, dallo stupendo Stadhuis, il Municipio trecentesco costruito in stile gotico, un piacere per gli occhi e dal Belfort, l’imponente torre campanaria di 83 m, Patrimonio UNESCO, da cui potrai fotografare uno scorcio diverso della città; al suo interno esiste ancora il carillon con 47 campane che viene azionato manualmente. A seguire ti aspetta la Chiesa di Nostra Signora Onze Lieve Vrouwekerk, detta anche la “Chiesa di Michelangelo”, per via della nota Madonna di Bruges, la statua in marmo di Carrara realizzata proprio da Michelangelo, che probabilmente era destinata al Duomo di Siena. La chiesa, in stile gotico, è visibile da ogni punto della città e presenta un’altissima torre di 122 m d’altezza, la seconda struttura in muratore più alta al mondo. Le coppiette non possono perdersi una bella passeggiata presso il Minnewater Lake il Lago dell’Amore, è uno dei luoghi più romantici d’Europa per via dei suoi paesaggi fiabeschi e le casette a bordo lago. Da vedere anche il Friet Museum Museo delle Patatine Fritte e il Birrificio De Halve Maan.
GAND
A sud-est di Bruges, giungiamo a Gand, meno conosciuta della prima, ma altrettanto bella, nonché capitale delle Fiandre orientali. In questa città dalla doppia anima, caratterizzata dal fascino medievale e la movida universitaria, ti stupirai della bellezza architettonica dei tanti castelli, come il castello medievale di Gravensteen, le chiese e le case mercantili. Il simbolo della città è sicuramente il Beffroi di Gand, termine con cui si indica la torre civica, la più alta delle 3 torri che dominano il centro storico, con i suoi 95 m rappresenta la torre civica più alta del paese, nonché Patrimonio UNESCO. Dalla sommità potrai avere una panoramica di Gand e poco più giù potrai fotografare il gigantesco carillon che predispone le 54 campane. Nelle immediate vicinanze apprezzerai ancor di più lo stile gotico fiammingo all’interno della Cattedrale di San Bavone Sint Baafskathedraal, risalente al XIII secolo, ma modificata fino al 1628, che ospita il Polittico dell’Agnello Mistico, un’opera monumentale di Jan van Eyck dipinta su dodici tavole di quercia. È proprio qui che venne battezzato Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, che nacque a Gand. La visita della città non può escludere il Castello dei Conti di Fiandra di origine medievale, il Gravensteen, immenso e costruito in base allo stile dei forti dei Crociati in Siria, include il fossato, le torrette, le feritoie, la cinta muraria e la porta d’accesso fortificata. Una caratteristica della città sono le due banchine gemelle, la Graslei e la Korenlei, che significano rispettivamente “riva delle erbe” e “riva del grano”, da cui si evince la loro importanza durante gli scambi commerciali medievali. Sorgono lungo le rive del fiume Leie e ospitano tanti ristoranti, birrerie e caffè.
LIEGI
Sposandoci verso est, arriviamo a Liegi in Vallonia, la regione francofona belga, una città non tanto inclusa nei circuiti turistici, tuttavia da visitare per la sua bellezza storico-artistica del Palazzo dei Principi Vescovi, della Place Saint-Lambert e delle tipiche case a graticcio della Vallonia. Liegi è stata ribattezzata in “Città Ardente” e “Città dei Cento Campanili”, da provare le Montagne de Bueren, i 375 scalini del Bueren, una passeggiata immersi nella natura che prosegue sui Coteaux de la Citadelle e regala una vista mozzafiato sulla città. Merita una visita anche il Grand Curtius con la sua facciata rossa, verde e oro, fondato da un facoltoso imprenditore proprietario della struttura che riunì quattro collezioni di arte e archeologia, dando vita ad un museo sensazionale.
CHARLEROI
Sempre in Vallonia, a sud di Bruxelles, c’è Charleroi, anch’essa fuori dal turismo di massa, un’ex città industriale che tuttavia presenta alcune attrazioni da vedere. Si potrebbe iniziare dal Museo Bois du Cazier, a dieci minuti dalla città, un’ex miniera di carbone trasformata in museo della memoria, poiché il suo nome è dolorosamente legato alla tragedia mineraria dell’8 agosto 1956, conosciuta come il “Disastro di Marcinelle” in cui morirono 262 minatori, tra i quali 136 connazionali. Il Museo, Patrimonio UNESCO, include anche il Museo dell’Industria e il Museo del Vetro. Una particolarità di Charleroi è rappresentata dall’Airspace Indoor Skydiving, un simulatore di caduta libera in cui avrai la sensazione di lanciarti col paracadute da 4000 m d’altezza, senza nessun rischio, per grandi e piccoli.
KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA
STORIA
Il Belgio era abitato già dal 1750 a.C., periodo dell’età del bronzo, fu poi dominato dalle tribù celtiche, i belgae, fino a che non fu conquistato dai romani ed entrò a far parte del Sacro Romano Impero, periodo di iniziale prosperità. La prima dinastia fu quella dei Merovingi, che fu poi sostituita da quella Carolingia con Carlo Magno. I territori d’appartenenza al dominio franco furono divisi e riuniti ripetutamente nel corso dell’Alto Medioevo. Durante il Medioevo, il Belgio nella sua forma attuale, non esisteva, rientrava nelle 17 province del Ducato di Borgogna guidate da Carlo V, Principe di Spagna, sovrano riconosciuto dalla popolazione, al contrario del figlio Filippo II, il quale, arrivato direttamente dalla Spagna, aumenta le tasse e si dimostra poco tollerante verso il protestantesimo, ragion per cui la popolazione insorge. La storia del Belgio, delle Fiandre e dell’area meridionale dei Paesi Bassi fino al XIX secolo sono collegate, passando prima sotto al dominio spagnolo tra il XVI e XVII secolo, poi austriaco nel XVIII secolo, francese dal 1792 al 1815, olandese dal 1815 al 1830, anno in cui il Belgio riesce ad ottenere la propria indipendenza, diventando una monarchia costituzionale. L’indipendenza viene riconosciuta dall’Europa che però gli impose la neutralità permanente. Nel 1885 il Belgio ottenne lo Stato africano del Congo, che divenne colonia 23 anni dopo. Nonostante la sua neutralità obbligata, il paese venne invaso dai tedeschi durante i conflitti mondiali. Tuttavia, il problema principale del Belgio è rappresentato dall’antico contrasto delle principali popolazioni, tra i Valloni francofoni e i Fiamminghi, per cui dopo anni, riuscì a trovare il compromesso nella costituzione federale, oggi suddivisa in tre regioni: la Fiandra, la Vallonia e la regione di Bruxelles.
GASTRONOMIA
Il Belgio, oltre ad essere una destinazione molto interessante da un punto di vista storico-artistico, non è da meno per quanto riguarda la gastronomia, influenzata dalla cucina francese e olandese. A parte i cavoletti di Bruxelles, sono tante le leccornie che gusterai in loco, come le patatine fritte, un’istituzione belga (che ne ha fatto anche un museo!) che troverai in qualsiasi bancarella street food, spesso accompagnate dalle cozze, servite in un pentolino, stufate con aglio, cipolla e vino bianco. Da provare il waterzooi, d’origine fiamminga, che nasce come piatto a base di pesce per poi trasformarsi in piatto di carne, spesso pollo, si tratta di uno stufato cui si aggiunge la panna, dal sapore delicato. Una variante è la carbonade flamande, uno stufato di manzo composto da farina, strutto e birra. Ad accompagnare questi piatti di carne, troverai spesso lo stoemp, un contorno a base di patata schiacciate condite con carote, pancetta, panna, noce moscata e pepe, una delizia! Originaria della cucina francese, le croque monsieur, un sandwich al formaggio grigliato insaporito con besciamella e prosciutto cotto, una squisitezza che va bene a qualsiasi ora. Per i dolci il Belgio è famoso soprattutto per il suo cioccolato, ma anche per il waffle, conosciuto anche come gaufres. Per quanto riguarda la birra, si sa, il Belgio è il primo produttore al mondo, tra le marche più conosciute ricordiamo: Stella Artois, Leffe, Chimay o Duvel. A queste si aggiunge la tradizione secolare delle birre trappiste, prodotte dai monaci trappisti secondo criteri molto rigidi, uno di questi riguarda la vendita, realizzata solo per cause caritatevoli e mai di lucro, come il mantenimento del monastero stesso. I birrifici trappisti del Belgio si trovano a Chimay, Orval, Rochefort e Westvleteren, per i cultori della birra, e non, varrebbe un viaggio anche solo per scoprire questi antichi segreti.
TRADIZIONI
Una delle feste più caratteristiche di Bruxelles è l’Ommegang, dal latino “circumambulazione”, è una rievocazione storica della città, che si tiene nei mesi estivi tra giugno e luglio, in onore dell’arrivo di Carlo V e suo figlio Filippo II nel 1549. Attori ed appassionati medievale sfilano per la città, accompagnati da musicisti e ballerini in un turbinio di giochi di luce. La processione è divisa in due parti: le corporazioni si riuniscono a Brussels Park mentre l’imperatore e la sua corte parte da Place Royale per convogliarsi tutti nella magnifica Grand Place. La Grand Place è sede anche di un altro immancabile evento, la Tapis de Fleurs, il tappeto di fiori di Bruxelles, un’installazione artistica che ha luogo ogni due anni nel mese di agosto, in cui ogni volta viene rappresentato un tema specifico. La preparazione richiede due anni per i quattro giorni di festa, la sua origine risale al 1971 nelle Fiandre, poi esportata a Bruxelles e prevede la creazione di un tappeto di fiori lungo 77 m e largo 24, che viene trasferito su una grande tela di cotone. Un’altra festa da non perdere è il Carnevale di Binche, a sud di Bruxelles, un carnevale tanto caratteristico da rientrare nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Le figure di spicco di questa festa sono i Gilles, adornati da costumi tradizionali fatti a mano e dalla maschera di cera con occhiali verdi, baffi, barba e basette bionde, i quali levandosi la maschera indossano il cappello piumato, che arriva anche a 90 cm d’altezza. Ad accompagnare i Gilles, ci sono anche marinai, pierrot, arlecchini e Mam’selles, uomini vestiti in abiti femminili.
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COME ENTRARE IN BELGIO
Documentazione di accesso:
Sono necessari il passaporto oppure la carta di identità per l’espatrio, in corso di validità. Qualora in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si consiglia di approfondire sul sito di viaggiaresicuri.it nella sezione Documenti di viaggio– documenti per viaggi all’estero. Si consiglia – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.).
Vaccinazioni:
Nessuna.
Visto:
Il Paese fa parte dell’UE ed aderisce all’accordo di Schengen, non è pertanto necessario il visto di ingresso.
Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it