Perché è il quinto paese più vasto al mondo, occupa poco meno della metà del continente sudamericano. Ospita la Foresta Amazzonica, il polmone verde della Terra, con le sue più diversificate specie, alcune a rischio di estinzione a causa dei bracconieri e della continua distruzione della foresta.
Perché Il Rio delle Amazzoni è il corso d’acqua più lungo del mondo, con i suoi quasi settemila km di lunghezza, detiene anche il primato mondiale come numero di affluenti. Il fiume attraversa il Perù, dove nasce, la Colombia, fino ad arrivare in Brasile, dove taglia da ovest ad est la Foresta Amazzonica, per sfociare poi a estuario nell’Oceano Atlantico. Per la calda accoglienza della sua gente, per la contagiosa gioia di vivere e per la miscela di razze che si mescolano sia nella parte orientale che nella zona costiera, dove sorgono le maggiori città come Brasilia, sua capitale, Fortaleza, Salvador de Bahia e Rio de Janeiro.Perché la festa più importante del Brasile è il Carnevale, che si celebra in tutto il paese nei modi più diversi ed originali.
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COSA VEDERE IN BRASILE
BRASILIA
Progettata interamente su carta per diventare “città ideale”, poco costruita a misura d’uomo. Impossibile da vivere a piedi, possiede pochissimi spazi verdi, provoca opinioni contrastanti, in quanto dal punto di vista architettonico sorprende. Nel tessuto urbano, infatti, troviamo numerosi edifici che rappresentano opere importanti dell’arte moderna come la Cattedrale Matropolitana Nossa Senhora Aparecide e molte opere dell’artista italo-brasiliano Bruno Giorgi. Meta religiosa molto visitata è il Santuario Don Bosco formato da archi e vetrate di varie tonalità alte 16 metri. La Torre della Televisione è uno dei luoghi obbligatori da visitare, dalla parte più altra della torre potrete ammirare uno dei paesaggi più belli della città soprattutto durante le ore del tramonto. Vi consigliamo anche la visita ad alcuni dei palazzi più belli della città: Palàcio da Alvorada, Palàcio do Planalto, Palàcio do Itamarati, Palàcio da Justica, Panteon della patria Tancredo Neves e il Supremo Tribunale Federale.


RIO DE JANEIRO
Meta simbolo del turismo, ma non capitale del Brasile, Rio de Janeiro è esattamente come viene descritta nelle canzoni e nei molti dipinti che la ritraggono al Museo di Arte Naif. Dalla cima del Corcovado, dove si trova la famosa statua del Cristo Redentore, è possibile vederla dall’alto e farsi un’idea della più variegata vegetazione. A Rio de Janeiro è molto evidente la separazione tra le favelas, parte povera della città, e la parte ricca e benestante. Il Carnevale di Rio è famoso in tutto il mondo, si celebra in modo esagerato e stupendo, iniziando addirittura il venerdì prima del mercoledì delle ceneri. Per ogni favelas viene scelta una scuola di samba, le quattro migliori si esibiscono in una parata che celebra il loro lavoro dell’intero anno. Coincide con la stagione Brasiliana estiva, quando con il caldo la gente ama stare all’aria aperta. Tra i quartieri di Lapa e Santa Teresa invece, troviamo la scalinata di Scalinata Selarón. Le spiagge più popolari sono Ipanema e Copacabana, confinanti. Famose entrambe per le feste senza fine, gli intrattenimenti dalla mattina fino a notte fonda, bar, ristoranti eleganti e discoteche alla moda. Ogni anno moltissimi turisti e studenti sono attirati da queste due destinazioni famosissime.
SALVADOR DE BAHIA
Affaccia sull’Oceano Atlantico, mantiene ancora l’animo Africano, dove i gruppi di persone si radunano in spiaggia a ballare al capoeira. Le più famose sono Stella Maris, Piata, Itapua, Jardim de Allah e Porto da Barra, centralissima e per questo molto affollata. Il cuore di Salvador è il Pelourinho, quartiere dove in passato venivano pubblicamente fustigati gli schiavi. Il nome originariamente era stato attribuito alla piazza principale dove avveniva tutto ciò. Per quanto riguarda l’architettura, ciò che salta subito all’occhio sono le grandi chiese barocche, gli edifici storici come il Solar da Unhao, il Forte di Santo Antonio da Barra e il Convento di Sao Francisco. Altri punti di interesse da non perdere sono il Mercado Modelo, l’ascensore Lacerda con i suoi 74 metri d’altezza, e il Museo di Arte Moderna della Bahia. A solo un’ora di volo da Salvador, c’è uno dei più incredibili spettacoli naturali del Brasile: La Chapada Diamantina. Si tratta di un vasto altopiano all’interno di un Parco Nazionale, caratterizzato da fiumi, cascate, piccoli pozzi e caverne. Le montagne decorate di bromelie, orchidee e sempreverdi garantiscono panorami stupefacenti.


SAO LUIS
La capitale del Maranhao, è famosa per le sue spiagge, tanto quanto per la sua splendida architettura. La città nasce su un’isoletta, separata dalla terraferma solo da una sottile lingua di mare, sormontata da un ponte. A condizionare la navigazione turistica, ma soprattutto commerciale, ci sono le maree, a volte alte anche più di sei metri. Il centro storico di Sao Luis è movimentato da locali, bar, ristoranti e negozi di artigianato. Da qui si parte per andare a scoprire le spiagge più belle di questa parte del mondo, dalle spiagge di Ponta de Areia e di Sao Marcos a pochi chilometri dal centro città, frequentata dagli amanti del surf. Un po’ più lontano, circa tre ore d’auto, si trovano le dune di sabbia del Parque Nacional de Lencois. Lungo il litorale corrono grandi dune bianche di quarzo e migliaia di lagune alimentata dall’acqua piovana.
FORESTA AMAZZONICA
Questo meraviglioso luogo che copre il bacino del Rio delle Amazzoni e dei suoi numerosi affluenti, è uno dei pochi angoli del mondo rimasti in gran parte intatti e ancora non completamente esplorati. Degli antichi conquistatori, qui, sopravvivono ancora i Garimperios, che cercano pepite d’oro nelle sabbie dei fiumi, Indios e Cablacas che vivono per lo più allo stato primitivo, raggruppati in tribù, praticando caccia, pesca e coltivazioni in estrema povertà e isolamento. La foresta Amazzonica è situata prevalentemente in Brasile ma si estende anche oltre i confini nazionali interessando Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia.


LE CASCATE DI IGUAZU’
Le cascate dei Iguazù sono generate dal fiume Iguazù al confine tra Argentina e Brasile. Il sistema consiste di 275 cascate con altezze fino ai 70 metri. Al centro delle cascate è presente La Garganta del Diablo, ovvero una gola a forma di U, profonda circa 150 metri e lunga 700 metri. La maggior parte delle cascate è nel territorio argentino, ma dal lato brasiliano si ottiene una visione più panoramica della Garganta del Diablo e una vista generale decisamente più soddisfacente.
KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA
GASTRONOMIA

Variegata, ricca e semplice, la gastronomia brasiliana è il risultato della somma di più cucine regionali che riflette la diversità delle diverse tradizioni locali, senza dimenticare le numerose contaminazioni dall’Europa, in particolare dalla cucina portoghese, dall’Africa e dall’America. Dalla cucina portoghese derivano ingredienti come la manioca, le patate, il pesce, in particolare in baccalà, mentre la carne viene infilata in lunghi spiedi, il celeberrimo churrasco, il simbolo della cucina brasiliana. Spesso viene utilizzata la parte più pregiata della carne, la picanha, la codina di manzo, insieme a pollo, maiale e pecora, il tutto si fa marinare e poi viene cotto sulla brace sullo spiedo, a quasi mezzo metro dalla brace, il risultato è una carne morbida, succosa, leggermente affumicata. Il churrasco è spesso accompagnato dalla feijoada, la protagonista senza eguali di tutti i pranzi di famiglia, a base di fagioli neri, da cui prende il nome. La star dello street food è la coxinha de galinha, letteralmente la “coscina di pollo”, dalla forma molto simile alle nostre arancine siciliane. Questo fritto gustoso racchiude al suo interno carote, cipolle e prezzemolo, crema di formaggio e verdure. Uno spuntino molto in voga in Beasile è il pão de queijo, il pane al formaggio, che sembra una specie di bigné, ma realizzato con farina di manioca fermentata, uova e formaggio vaccino grattugiato, i locali preferiscono mangiarlo insieme al caffè, perciò è consumato sia a colazione che a merenda. Per quanto riguarda il pesce, non si può non nominare il bacalhau bolinhos, d’origine portoghese, sono delle polpette di baccalà consumate durante l’antipasto, rigorosamente fritte e spesso accompagnate da una fresca capirinha. I dolci più tipici brasiliani sono l’açaí na tigela, che sembra cioccolato, ma deriva dall’açaí, la bacca di una specie di palma dell’Amazzonia, ricca di antiossidanti; per chi desidera un dessert meno salutare può provare i brigadeiros, dei piccoli tartufi a base di latte condensato, burro e cacao e il bombocado, letteralmente “buon boccone”, un quadratino soffice a base di cocco grattugiato uova, zucchero, farina e parmigiano, dal sapore irresistibile.
TRADIZIONI

Le tradizioni brasiliane potrebbero essere ridotte a 3 costanti, amate da tutti i locali: il calcio, la samba e la capoeira. Il calcio, non è solo uno sport, è proprio un’istituzione, è lo sport più pratico nel paese ed è chiamata “scuola di calcio brasiliana”, conosciuta a livello internazionale per il suo stile di gioco offensivo, come il dribbling, e la sua creatività. Questo sport è tanto amato dai brasiliani che usano frequentemente espressioni calcistiche per esprimere un concetto, come “è ora di fermare la palla” e guardarsi intorno per una migliore prospettiva per esprimere confusione, oppure dicono “ho calpestato la palla” per intendere di aver sbagliato. Il secondo grande amore del Brasile è la samba, soprattutto a Rio, questo ritmo travolgente, derivato dagli afrobrasiliani immigrati dalla regione di Bahia verso la metà del XX secolo. Questa danza appassionante include la chitarra, il “cavaquinho”, il tamburello, il pianoforte e il sassofono. Non si può nominare il Brasile, senza includere la capoeira, una danza che combina le arti marziali, oggi Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, derivato dagli schiavi portati dall’Africa. La Capoeira è, insieme a samba, la danza rituale più importante tra le tradizioni del Brasile.
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COME ENTRARE IN BRASILE
Documentazione di accesso:
Passaporto necessario con validità residua di almeno 180 giorni al momento dell’ingresso nel Paese, con una permanenza non superiore a 90 giorni, nell’arco di 180 giorni a contare dalla data della prima entrata in territorio brasiliano.
Vaccinazioni:
Le autorità sanitarie nazionali brasiliane raccomandano di effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età superiore a 9 mesi che si recano nelle seguenti aree: l’intero territorio degli Stati Federali di Acre, Amapá, Amazonas, Distrito Federal, Goiás, Maranhão, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Pará, Rondônia, Roraima e Tocatins, Espírito Santo; tutti i municipi localizzati nell’ovest e nel sud di Bahia, nel sud del Piauí, nel nord-ovest di São Paulo e nell’ovest del Paraná, di Santa Catarina e del Rio Grande do Sul; tutti i municipi localizzati nel nord dello Stato che si trovano al confine con gli Stati Minas Gerais e Espírito Santo.
Visto:
Non è necessario il visto di ingresso per soggiorni di affari/turismo inferiori a 90 giorni nell’arco di 6 mesi, purchè in possesso del biglietto aereo di andata e ritorno.
Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it
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