Per la sua storia millenaria, per visitare le rovine archeologiche della zona orientale del paese e respirare un’aria mistica impregnata di storia. Per vedere il Rio Grande, fiume che segna quasi tutto il confine con gli Stati Uniti, spostarsi nell’entroterra per conoscere la parte rurale, dove la gente offre sorrisi che scaldano il cuore e cibo indimenticabile. Per le sue meravigliose spiagge sia della costa Orientale che della costa Occidentale. Il mare incontaminato del Messico permette agli appassionati di immersioni di trovare fondali stupefacenti. Per vivere avventure straordinarie, surfare sulle onde della Baja California, fare trekking nelle foreste, godere della vita notturna di Cancún, osservare la storia nelle rovine archeologiche di Tulum, rilassarsi sul Mar dei Caraibi.
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COSA VEDERE IN MESSICO
CITTA’ DEL MESSICO
L’intera città è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, vanta una cultura ispanica e indigena. Lo Zócalo, seconda al mondo solo alla piazza Tienanmen di Pechino per grandezza, è il centro storico, il cuore di Città del Messico, punto di incontro per attività culturali, celebrazioni e manifestazioni, di sera è un luogo incantevole per una passeggiata i per godersi un tipico burrito messicano a meno di un euro. Arrivando fino al Palacio Nacional, che sorge dove una volta c’era la residenza dei viceré, chiamata Moctezuma, è possibile osservare gli affreschi di Diego Rivera sulla storia del popolo messicano, e più avanti il museo a lui dedicato. Di nota importanza è anche quello di Frida Kalho, uno dei più importanti artisti latinoamericani. Il polmone verde della città è chiamato Alameda Central, circondato da edifici storici e moderni, è ideale per passeggiate e possiede al suo interno il Museo de Arte Poplar.
La festività più importante a Città del Messico, di origine Azteca, cade tra l’uno e il due Novembre ed è chiamata Dia de los Muertos. In questi giorni le famiglie pianificano visite alle tombe dei propri cari, organizzano pic-nic, sfilano con teschi colorati dipinti sulla faccia e maschere di ogni tipo, coinvolgendo anche i turisti. Città del Messico ospita l’unico castello di tutta l’America del Sud. Parliamo del Castillo de Chaputeltec, al suo interno è presente il museo Nazionale di Storia, dal quale apprendere il passato del Messico e la sua lotta per l’indipendenza. Un’escursione da non perdere è sicuramente quella al sito archeologico di Teotihuacan, a circa cinquanta chilometri dalla città, stupenda sia al mattino presto che il pomeriggio, fino al tramonto. Il nome significa “luogo dove gli uomini diventano dei”. Qui c’è la possibilità di salire sulle piramidi del Sole e della Luna, visitare il Tempio di Quetzalcoatl, il Viale della Morte e il Palazzo di Quetzalpapalotl. Infine, fermandosi nel laboratorio di ossidiana gestito da una famiglia del posto, si possono assaggiare bevande fatte con cactus, o tipici pranzi messicani. A pochi chilometri da città del Messico, un’altra escursione molto particolare e fuori dal comune è quella all’isola delle Bambole, interamente artificiale e raggiungibile in barca. La storia racconta che qui fu trovato il corpo di una bambina, e da allora si dice che l’isola sia infestata dal suo spirito, così le persone iniziarono a raccogliere delle bambole, o anche solo parti di esse, e ad appenderle agli alberi per scacciare il male. E’ un posto sicuramente macabro ma unico nel suo genere.
CHIAPAS
Nel Chiapas si trova una delle prime città fondate dagli spagnoli. Oggi capitale coloniale e culturale del paese, San Cristobal de Las Casas che si trova nel cuore della Sierra Madre. Caratterizzata da strade poco trafficate e palazzi bassi e colorati, ha come luogo di ritrovo Plaza 31 de Marzo. Sulla piazza affaccia la Cattedrale principale che è anche il punto di partenza per raggiungere a piedi gli altri edifici d’interesse, come il Na Bolom, museo delle culture indigene o il Templo de Santo Domingo, ricordato per i suoi interni dorati. La sera invece i giovani si radunano nella piazza del Palacio Municipal.
Nel Chiapas si trova una delle città Maya meglio conservata del Messico. Parliamo delle rovine di Palenque, quasi interamente ricoperte dalla vegetazione, sono sperdute in mezzo alla natura, dove la giungla e il verde si estendono fino all’orizzonte. Qui è possibile godere dell’antichità senza essere soffocati dai troppi visitatori. Non può mancare la visita alle cascate di Agua Azul, nel mezzo di un percorso di trekking nella Sierra del Chiapas. Altro incantevole sito è quello di Yaxchilan, anch’esso immerso nella foresta e fuori dai circuiti turistici, si trova al confine con il Guatemala ed è raggiungibile solo in barca. A circa 30 km da qui, troviamo il sito di Bonampak, famoso in tutto il mondo per gli affreschi al suo interno che raffigurano le conquiste militari della civiltà Maya. In questo sito, a differenza di quasi tutti gli altri in giro per il Messico, è possibile salire fino in cima alla piramide tramite delle ripide e strette scalinate, salita abbastanza difficoltosa, ma per arrivare ad un panorama stupefacente.
MERIDA
Città più grande dello Yucatan, caratterizzato da spiagge caraibiche e siti archeologici a picco sul mare, Merida è moderna e cosmopolita, ricca di negozi, ristoranti, boutique e musei, è una delle località più importanti per scoprire la storia Maya. Erano presenti cinque piramidi che, dopo l’arrivo degli spagnoli, furono distrutte e le pietre recuperate per costruire molti edifici importanti, tra cui la Cattedrale di Merida.
La Cattedrale, con i suoi interni molto semplici e l’importante statua del Cristo de Las Ampollas, sorge intorno alla Plaza Mayor insieme ad altri edifici come il Palacio de Gobierno, il Palacio Municipal e la casa de Montejo, situata sul lato sud della piazza, ha un’intrigante facciata elaborata in pietra. Merida ha una posizione molto strategica per effettuare escursioni come Cuzama, Celestún o Rio Lagartos dove è possibile vedere i fenicotteri rosa. A circa ottanta chilometri dalla città, inoltre, nel mezzo della foresta, troviamo la Ruta Puuc, un gruppo di strade che porta a scoprire dei siti poco conosciuti, ma non per questo poco interessanti, come Sayil e Kabah, Uxmal e Labna, che con il suo bel portale d’ingresso ad arco e la stele con una rappresentazione fallica è simbolo di fertilità. E’ possibile raggiungerli soltanto in auto e in piena autonomia. Lo stile Puuc dei Maya consiste nell’ornamentare con calcare cotto facciate di edifici, templi e palazzi.
CHICHEN ITZA
La prima delle sette meraviglie del mondo moderno, è uno dei tanti Patrimoni Mondiali, nonché importantissima testimonianza Maya. Il nome significa “Bocca del pozzo degli Itza”, che erano un gruppo etnico proveniente dalla città di Tula, nel Messico centrale. Le rovine si estendono per oltre tre km², ma tra queste l’opera più importante resta la piramide di Kukulkan, seguita dal Castillo, concepito come un calendario, è alto 25 metri, ha quattro scalinate che sommate, totalizzano 365 scalini che corrispondono ai giorni dell’anno, i cinquantadue pannelli corrispondono invece agli anni che formano il secolo Maya.
OAXACA
Cittadina rinomata per il suo cioccolato e senza dubbio da girare a piedi, è un luogo in cui il turismo lascia ancora spazio al viaggio vero. La piazza principale è lo Zocalo, chiamata come in molte altre città messicane, dove si svolge principalmente la vita cittadina. Spesso è animata da feste e danze travolgenti. Lungo le strade si trovano case colorate e mercatini di prodotti locali. Una visita va assolutamente alla Cattedrale Barocca, disposta su l’Alameda, piccola zona verde in prossimità dello Zocalo, possiede sulla facciata in pietra verde tipicamente barocca, articolate decorazioni del tempo.
Altro importante sito di interesse del centro di Oaxaca è la chiesa di Santo Domingo, insieme all’ex convento barocco. Dall’esterno la chiesa sembra molto povera, ma una volta dentro l’oro e gli ornamenti sovrastano le pareti. E’ il complesso religioso più importante della città. La facciata è affiancata da due alte torri con cupole rivestite di azulejos. L’ex convento invece durante il passare degli anni è stato trasformato prima in una caserma e poi in una stalla; oggi grazie all’impegno di un rinomato artista del posto è un centro culturale che racconta la storia di Oaxaca. Una possibile escursione da Oaxaca, appena a dieci chilometri di distanza, è il suggestivo sito archeologico di Monte Albàn, nonché miglior punto panoramico della zona, posto a quattrocento metri sul livello del mare per un perfetto controllo militare. Salendo lungo la montagna nascono dei piccoli alberi dalla chioma bianca che attribuiscono il nome all’area. Arrivati sulla cima, troviamo una grande zona pianeggiante dove sorgono templi, palazzi e il museo archeologico, dove raccogliere tutte le informazioni su Monte Albàn. Il sito comprende oltre centosettanta tombe di personaggi che si presuppone appartenessero ad un alto ceto sociale. Questi ritrovamenti hanno portato gli esperti a scoprire molti dettagli sull’organizzazione sociale e sui riti messicani.
Dopo Monte Albàn, troviamo il centro cerimoniale di Mitla, dove il punto attrattivo sono le decorazioni dei suoi edifici. Milta significa luogo dei morti. All’interno del sito gli edifici sono divisi in cinque gruppi: Grupo del Sur e Gruppo del Adobe che sono classificati come gruppi cerimoniali, e Gruppo del Arroyo, Gruppo delle Colonne e Gruppo della Chiesa, che sono invece classificati come palazzi con stanze. Gli edifici cerimoniali sono stati usati per le tombe più belle, come quelle dei sacerdoti e re Zapoteche.
CANCUN
E’ certamente una delle mete del Messico più conosciute a livello mondiale. Offre spiagge bianche e molti sport acquatici, dallo snorkeling alle immersioni, fino ai voli con il paracadute. Sorge nella penisola dello Yucatan, nello stato del Quintana Roo, su un’area che un tempo apparteneva alla civiltà Maya. A differenza delle altre città messicane, Cancun nasce prettamente per fini turistici e ogni anno riesce comunque a soddisfare le aspettative di milioni di visitatori, concentrati soprattutto nella zona hotelera. Qui le due spiagge principali sono Playa Tortugas e Playa Caracol che offrono attività come Bungee Jumping, giochi da spiaggia o noleggio di moto d’acqua. Il centro della città invece vale la pena di essere visto. Visitando la Downtown, raggiungibile tranquillamente in bus o taxi e percorrendo le stradine dissestate che portano a Puerto Juarez, ci si può fare un’idea di come vivono i messicani. Le Parque de Las Palapas è dove invece le persone del posto passano le serate. A circa un quarto d’ora di traghetto da Cancun c’è Isla Mujeres, molto piccola a percorribile interamente a piedi, offre spiagge bianchissime e mare dai mille colori e centro per immersioni.
TULUM
Le Rovine Maya di Tulum sono uno dei siti archeologici più importanti e caratteristici del Messico, devono la loro reputazione all’ottima qualità di conservazione, oltre che alla posizione privilegiata. Qui vale assolutamente la pena visitare la Torre che sorge sull’orlo della scogliera, che serviva per avvistare i nemici, e il Tempio del Dio Discendente. Le Rovine di Tulum nascono su sabbia bianca e su un tratto di barriera corallina, i colori qui sono molto particolari e sono dovuti alla vegetazione e ai templi delle rovine che si specchiano nel mare.
COZUMEL
Isola più vasta del Messico, ma con pochissima concentrazione di abitati, situati tutti nell’unica città di San Miguel. Il resto dell’isola è coperto di vegetazione e foreste incontaminate. Cozumel è la meta per turisti di lusso. A largo delle sue coste possiede la più grande barriera corallina del continente americano, la Mesoamerican Reef.
Cosa che la rende così speciale e visitata, è senz’altro anche la sua storia. Colonizzata circa ottocento anni fa, quando i Maya formarono i primi insediamenti sull’isola. Molto ben conservato è Caracol, costruzione dedicata alla dea della nascita, si trova nel Parque Punta Sur, parco naturale della zona sud dell’isola.
Il sito più rilevante dell’isola, invece, è San Gervasio, nonché il più importante della cultura Maya, in quanto luogo di pellegrinaggio obbligato almeno una volta nella vita. È un complesso di templi suddiviso in quattro distretti collegati da una rete di strade.
I CENOTES
Si tratta di piscine naturali formate all’interno delle grotte. L’acqua appesantendo la roccia calcarea gli permette di cadere e di creare queste grotte, che col tempo il mare va a riempire. Molti hanno sulla superficie una piccola apertura che permette al sole di entrare e di creare magnifici giochi di colore.
La più alta concentrazione si trova nello Yucatan, circa settemila, tra cui il più importante, nei pressi delle rovine di Chichen Itza, chiamato il Sacro Cenote Blu. Questo ha la particolarità di essere circondato, sulle pareti, da piante esotiche e piccole cascate, in passato veniva usato dai Maya per sacrifici umani. I Cenotes che sono all’aria aperta, invece, spesso vengono gestiti come piscine pubbliche dalle comunità locali, tra i più importanti ricordiamo quelli di Dzitnup, Samulá e Xkekén. Spesso profondi anche decine di metri, molti Cenotes sono ideali per le immersioni, ma sempre accompagnati da una guida professionista per scoprire insenature e canali subacquei.
KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA
GASTRONOMIA
La gastronomia messicana è una sinfonia di sapori, colori e tradizioni, creando un patrimonio culinario unico al mondo. Caratterizzata dalla ricchezza degli ingredienti locali, dalla varietà di spezie e dalla creatività nell’accostare sapori. Dai piatti iconici come tacos, enchiladas e guacamole, all’uso maestoso di mais, fagioli, e peperoncino, ogni boccone racconta una storia di convivialità, storia e passione, trasportando chiunque ad immergersi nella profonda e vibrante tradizione gastronomica del Messico. Le Fajitas, con la loro combinazione di carne alla griglia, peperoni e cipolla avvolta in morbide tortillas, rappresentano un viaggio attraverso la ricca varietà di sapori messicani. Il Pozole, con il suo brodo di mais omoso, carne e condimenti tradizionali, celebra le radici culturali. Il Ceviche, con il suo mix fresco di pesce crudo marinato, lime e peperoncino, incarna la freschezza del mare in ogni boccone. Le Enchiladas, con il loro ripieno avvolto in tortillas e la salsa saporita, aggiungono un tocco avvolgente e speziato alla tavola. Le Quesadillas, con il formaggio fuso tra due tortillas, portano un’esplosione di cremosità e sapore. Ed infine i Tacos, tortillas che rappresentano un inno alla street food.
TRADIZIONI
Il Messico è un incantevole mosaico di curiosità, una danza di colori, suoni e sapori che si fondono in un’esperienza culturale senza pari. Le festività come il Dia de los Muertos rivelano una singolare fusione di antiche credenze azteche e influenze cattoliche, in cui le famiglie rendono omaggio ai loro defunti con altari riccamente decorati e offerte culinarie. Il Dia de los Muertos si svolge attraverso altari impreziositi da prelibatezze tradizionali come i tamales, mole, e pan de muerto che diventano offerte culinarie cariche di significato, un modo delizioso per onorare i defunti. La tavola si trasforma in un ponte tra il presente e l’aldilà, dove le memorie si intrecciano con i sapori della tradizione messicana. I Mariachi, vestiti con il loro abbigliamento distintivo, portano le strade e le piazze a vibrare di melodie allegre. Con chitarre, trombe e violini, questi musicisti creano un’atmosfera di festa. Le note dei Mariachi sono un inno alla passione e all’orgoglio messicano, un richiamo melodico che danza attraverso le generazioni, narrando storie di amore, vita e tradizione.
IL MIO VIAGGIO IN MESSICO!
COME ENTRARE IN MESSICO
Documentazione di accesso:
Passaporto necessario con validità residua di almeno sei mesi.
Vaccinazioni:
Nessuna vaccinazione obbligatoria.
Visto:
Visto necessario. È possibile ottenerlo presso gli uffici consolari cubani in Italia. È comunque sempre necessario aver ottenuto il visto (tarjeta turìstica) prima della partenza: in difetto, si potrebbe essere respinti all’imbarco.
Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it