PERCHE’ IL CILE?

Perché è una lunghissima striscia di terra incastonata tra la Cordigliera delle Ande e l’Oceano Pacifico. La sua forma allungata rappresenta la sua ricchezza, in quanto troviamo diverse tipologie di clima e di paesaggi, passando dal deserto alla foresta, dai ghiacciai perenni alle splendide vallate dove si coltiva la vite.
Perché la parte più famosa del Cile è l’Isola di Pasqua, nonché uno dei luoghi più misteriosi e ricchi di fascino al mondo. Il Cile fu scoperto da Magellano nel 1520, prima di allora era abitato da popolazioni precolombiane, Inca e indigeni, sconfitti in seguito dagli spagnoli che riuscirono a colonizzarlo.

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COSA VEDERE IN CILE

SANTIAGO DEL CILE

È una metropoli viva, multiculturale, ricca di eventi culturali, musei e piena di edifici storici. E’ una città molto estesa, con alti grattacieli che la rendono armoniosa e ordinata. La città è caratterizzata da piazze sulle quali affacciano edifici pubblici, chiese e parchi, mentre, dalla colline del Cerro San Cristòbal, la statua della Vergine Maria protegge la città. I luoghi principali sono senza dubbio il colorato “Mercato Central”, il centro storico di Plaza de Armas, l’isola pedonale di Paseo Ahumada e il famoso Palacio de la Moneda un edificio tardo-coloniale che occupa un intero isolato. Molti i musei cittadini, tra i quali spiccano il Museo di Arte Precolombiana, il Museo di Santiago con un’ampia ricostruzione della storia della città. Tra i quartieri più interessanti troviamo il Barrio Bellavista noto anche come il “quartiere francese”. Un’ escursione da non perdere è quella a Isla Negra, lungo la costa del Pacifico dove si trova la casa del poeta Pablo Neruda.

Plaza de Armas, main square of Chile capital city, Santiago de Chile, Chile
Torres del Paine National Park, Patagonia, Chile

PARCO NAZIONALE DI TORRES DEL PAINE

Il Parco Nazionale di Torres del Paine è senza dubbio una delle più belle riserve naturali del mondo, dove si possono ammirare maestosi ghiacciai o semplicemente fotografare lama e volpi da molto vicino. Situato nella Patagonia Cilena, è un concentrato di splendore naturalistico formato da cascate, laghi, torrenti e sentieri per escursionisti. Le vette frastagliate si alternano a sconfinati spazi aperti e foreste rigogliose. Il modo migliore di visitare il Parco è facendo un’escursione di trekking di più giorni, seguendo il percorso “W” o il “Circuito”, oppure in un giorno solo, con i bus turistici che toccano velocemente solo le attrattive più interessanti. Il Parco, Patrimonio UNESCO, occupa un’area di 2.420 km2, qui troverete la più alta concentrazione di tutto il Sud America di condor, guanaco e nandù, senza dimenticare il puma. Le aree faunistiche migliori, dove è più alta la probabilità di imbattersi in animali, sono lungo il suo margine orientale.

ISOLA DI PASQUA

Il suo nome deriva dal fatto che fu scoperta il 5 Aprile del 1722, giorno di Pasqua. E’ il luogo più misterioso e isolato della Terra, con i suoi monolitici in pietra, i Moai, i vulcani e le conosciutissime Teste, che sono uno dei grandi misteri dell’Umanità, di cui ancora oggi non si conoscono le origini, ma che senza dubbio rappresentano uno spettacolo imperdibile. Secondo alcuni studiosi le statue rappresenterebbero i capi defunti delle Tribù indigene che facevano da collegamento con l’aldilà. I Moai vanno dai tre ai dieci metri d’altezza, ma il più grande, purtroppo incompiuto, raggiunge addirittura i ventuno metri. È un paradiso naturalistico molto selvaggio, con quattro vulcani attivi, pochi animali, tra cui cavalli, maiali, pecore e mucche. Non è una meta molto gettonata, per via delle lunghe e costose tratte aeree, possibili soltanto dal Cile.

Moai Ahu Tongariki at sunset, Easter Island, Chile
Tourist enjoying the beautiful landscape of Atacama Desert in Chile. Winter time.

DESERTO DI ATACAMA

Si trova tra la Catena Andina e la Cordigliera della Costa del Pacifico, ricco di vulcani, geyser, lagune e fauna, è il deserto più arido ed asciutto del mondo, tranne che per alcune zone in Antartide. Questo deserto è il luogo ideale per gli appassionati di astronomia, in quanto il cielo sempre sereno permette di osservare al meglio le stelle. Nel mezzo del deserto si trova la cittadina di San Pedro Atacama, a oltre duemila metri di altitudine, dominata dal Vulcano Licancabur. Da non perdere è la Chiesa di San Pedro, affacciata sulla piazza principale, il Museo Archeologico Gustavo Le Paige, dove sono perfettamente custodite mummie incas e antecedenti, oltre a altri reperti archeologici. Attrazione interessante nel Deserto di Atacama è anche la gigantesca Mano di undici metri in ferro ricoperta di cemento che sta a rappresentare la vulnerabilità dell’uomo.

CHILOE’

L’Isola di Chiloè è la seconda isola più grande del Sud America. E’ ricca di vegetazione, acqua e foreste, con molti villaggi di pescatori, costruzioni di palafitte e antiche case col tetto in paglia. Possiede circa 150 chiese e cappelle in legno, alcune Patrimonio dell’Unesco. E’ possibile raggiungerla in traghetto, arrivando a Ancud, dove si può visitare il Fuerte San Antonio ed il Museo Regional Borquez Canora. La sua storia è caratterizzata da figure femminili, come le creature della mitologia, La Pincoya, dea marina della fertilità, che predice il destino a seconda di dove volge lo sguardo: abbondanza se guarda il mare, disastri se guarda la terra. Caleuche, la nave fantasma, abitata da streghe che ammaliano uomini cattivi e li rendono folli, appare e scompare tra le onde. La capitale di Chiloè è Castro, da dove si può godere di una splendida vista sulle maree, che lasciano lunghe spiagge bianche deserte.

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KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA

GASTRONOMIA

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Il Cile vanta una cucina rinomata, influenzata dalle tradizioni indigene, spagnole e francesi, che la rende una delle più apprezzate in America Latina. Ciò è dovuto non solo alla ricchezza delle influenze culinarie, ma anche alla varietà e alla qualità degli ingredienti che caratterizzano questa gastronomia deliziosa.Carne, pesce, frutta, verdura e spezie si fondono armoniosamente nei piatti tipici cileni, spesso accompagnati da riso, mais o fagioli, e talvolta arricchiti con l’uso creativo delle alghe. Da non trascurare è la rinomata produzione di vini cilena, tra le migliori al mondo, con Cabernet Sauvignon, Merlot, Malbec, Chardonnay e Sauvignon tra le varietà più comuni.Quando si tratta di piatti tipici cileni, la cazuela è uno dei più popolari.Questa zuppa, composta da verdure come mais, patate e zucca, accostate a carne, spesso di pollo, incarna la tradizione culinaria del paese. Le empanadas, invece, sono i tradizionali calzoni ripieni, proposti sia fritti che al forno. Gli amanti della carne possono deliziarsi con il lomo a lo pobre, una succulenta bistecca di manzo accompagnata da uova e patate, o ancora con la parillada e l’asado o il curanto, uno stufato ricco con pollo e maiale, servito con patate e erbe aromatiche. Per gli appassionati di pesce e molluschi è d’obbligo la paila marina, una deliziosa zuppa di pesce. La cucina cilena si presenta così come un’incredibile sinfonia di sapori che riflettono la ricca diversità di ingredienti e influenze culturali.

TRADIZIONI

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Una leggenda affascinante legata all’Isola di Pasqua racconta dell’arrivo dal cielo di esseri noti come uomini uccello, o Tangata manu, dotati della capacità di volare. A capo di questi esseri straordinari c’era Makemake, figura centrale nella mitologia locale e considerato il creatore dell’umanità, il dio della fertilità e la divinità principale nel culto dell’uomo uccello. La sua presenza è immortalata su rocce scolpite sull’isola. La narrazione si spinge oltre, descrivendo come i colossi di pietra, i Moai, un tempo si muovessero grazie a una forza misteriosa sotto il controllo di due sacerdoti. Tuttavia, un giorno, la scomparsa improvvisa dei due sacerdoti portò alla sospensione dei lavori di costruzione, lasciando una schiera di statue incompiute, evento collegato dagli studiosi all’anno 1500. Un’ulteriore rivelazione nel 2019 ha svelato che i Moai non erano semplici ornamenti, bensì sentinelle collocate in luoghi specifici con uno scopo ben preciso: la presenza d’acqua. Questi colossi non erano solo simboli, ma fungevano da indicatori pratici di risorse vitali. La loro dimensione e le caratteristiche, secondo alcuni ricercatori americani, suggeriscono un ruolo funzionale, come custodi di ricchezze del suolo o forse come rabdomanti sacri dei guardiani di pietra. Questa nuova prospettiva apre un ventaglio di interpretazioni intriganti sulla storia e la funzione dei Moai, gettando nuova luce su uno degli enigmi più affascinanti dell’Isola di Pasqua.

IL MIO VIAGGIO IN CILE!

COME ENTRARE IN CILE

Documentazione di accesso:

Passaporto necessario in corso di validità e con data di scadenza non inferiore ai tre mesi dall’entrata in Colombia. Le autorità colombiane non ammettono viaggiatori con libretto del passaporto deteriorato.

Vaccinazioni:

Nessuna. Per consigli in merito a vaccinazioni raccomandate ma non obbligatorie, si raccomanda di consultare il proprio medico.

Visto:

Visto necessario, al momento dell’ingresso nel Paese il soggiorno è permesso fino a 90 giorni. Scaduto il termine è possibile rinnovare il permesso, fino ad un massimo di 180 giorni totali di permanenza. Il visto si rinnova presso Migración Colombia.

Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it

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