PERCHE’ LA CINA?

Per visitare la Grande Muraglia, una delle sette meraviglie del mondo, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. La cucina cinese è una delle più antiche al mondo, fonda infatti le sue origini in un passato assolutamente storico e remoto, che la rende assolutamente affascinante ed interessante. Per conoscere la cultura cinese che è l’unica cultura al mondo ad avere una storia documentata continuamente da 5.000 anni.

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COSA VEDERE IN CINA

PECHINO

La Città Proibita fu il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing e nel 1987 la Città Proibita è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, che la riconosce come la più grande collezione di antiche strutture in legno che si sia conservato fino ai giorni nostri. È un luogo emblematico della cultura Cinese, situata al limite di piazza Tienanmen a Pechino. Questo monumento maestoso e immenso ti fa catapultare nel passato all’epoca degli imperatori. Da fuori è completamente invisibile, ma una volta varcata la porta, si apre una grandissima piazza che da accesso alla città proibita. Se siete a Pechino non perdete l’occasione di visitarla.

Piazza Tienanmen è il cuore della vita politica ed orgoglio di Pechino, una piazza imponente che vi lascerà senza parole. È un’enorme piazza dalle dimensioni impressionanti, sede del parlamento e altre istituzioni. Piazza Tienanmen è permeato di storia mondiale dalla dichiarazione della repubblica popolare cinese da parte di Mao il primo ottobre alla famigerata rivolta degli studenti del 1989 con la famosa foto del ragazzo davanti ai carri armati. Due passi in piazza Tienanmen sono un tuffo nella storia, da non perdere se si trova a Pechino.

Il Palazzo d’Estate, si trova a nord-ovest da Pechino, è ha il giardino imperiale meglio conservato al mondo. Il Palazzo è il più grande nel suo genere ancora esistente nella Cina moderna ed è circondato da splendidi giardini intorno a un lago. L’atmosfera che si respira e che risuona nell’aria è armonica e rilassante, con persone anziane che cantano canti cinesi tipici nei vari giardini. Edifici dipinti e costruiti in un modo stupendo e caratteristici. È consigliato visitare dopo le 17 e sarete spettatori di un tramonto magnifico.

Il Tempio del Cielo è visto come il più sacro dei templi imperiali di Pechino ed è un capolavoro di design architettonico e paesaggistico. Era il tempio dove l’imperatore si recava ogni solstizio d’inverno per adorare il Cielo e a pregare per ottenere un buon raccolto. Il Tempio del Cielo è un luogo molto affascinante, le varie strutture sono dislocate in un parco curatissimo e molto suggestivo, davvero imperdibile.

Temple of Heaven is a temple and monastery complex in central Beijing
Great Wall of China at Sunrise

LA GRANDE MURAGLIA

La Grande Muraglia fu costruita a partire dal 215 a.C. circa, per volere dell’imperatore Qin Shi Huang, lo stesso che commissionò esercito di terracotta di Xi’an. La sua realizzazione richiese otto anni di lavoro, con la funzione di proteggere i confini settentrionali del Paese e collegare una serie di fortezze. È uno delle sette meraviglie del mondo e si estende tra le montagne del nord della Cina, avvolgendo parte di Pechino. La maestosa Grande Muraglia è di una bellezza unica e si estende per 5000 km serpeggiando lungo i monti, delineano il profilo di un drago che danza maestoso nell’aria. Da vicino la Grande Muraglia, con le mura in movimento, le alte piattaforme e le torri di segnalazione, forma un maestoso dipinto con punti, linee e piani in movimento, ricco di un grande fascino artistico. La Grande Muraglia inizia oltre Jiayuguan nella Cina nord occidentale, passando attraverso deserti, pianure e montagne per terminare a Hushan nella Regione Liaoning nella costa orientale della Cina, lunga più di 6’000 km. Le sezioni più popolari della Grande Muraglia sono intorno all’area est e nord di Pechino e le più celebri sono: Mutianyu, Badaling, passo Shanghai, Juyongguan, Gubeikou, Simatai, Jiankou e Jinshanling.

Mutianyu è la più lunga sezione restaurata della Grande Muraglia e le sue 22 torri sono state tutte ricostruite nel loro aspetto originale; si inerpica sulle montagne a 90km da Pechino e grazie a percorsi sicuri e poco affollati consente di godere al meglio questo capolavoro.

Jiankou è uno dei tratti più suggestivi e selvaggi della muraglia, offre una vista mozzafiato e regala momenti di tranquillità lontano dalla folle. È sicuramente molto impegnativa da raggiungere, rispetto a Mutianyu.

Simatai è la parte che è rimasta più intatta e se volete godere della muraglia cinese in piena tranquillità questo è il posto giusto, qui potrete godere di questa meraviglia in piena tranquillità lontano dalla confusione e dal caos. Qui sentirete dei veri esploratori alla scoperta della Grande Muraglia, sarà un’emozione incredibile.

XIAN

L’Esercito di Terracotta fu trovato accidentalmente durante gli scavi condotti dai contadini e si trova quasi 40 Km a nord-est del centro di Xian. Inoltre potete ammirare gli arcieri e 100 carri trainati da 400 cavalli, i guerrieri erano armati con lance in legno e bronzo. Il museo dell’esercito di terracotta consiste in 3 Fosse e nella Sala dell’Esposizione dei Carri di Bronzo. La prima Fossa è la più impressionante: più di 6000 guerrieri, arcieri, balestrieri e cavalli, allineati su 9 corridoi in serena compostezza, ti trasmettono una sensazione di forza e potenza. Le statue colpiscono per il loro realismo e la cura dei particolari: Il viso di ogni statua è diverso dagli altri, non ce ne sono due uguali e la tecnica con cui sono stati modellati è davvero stupefacente. Gli equipaggiamenti militari e le bardature dei cavalli sono state eseguite con la stessa perfezione. Vedere migliaia di statue a grandezza naturale, una diversa dall’altra in formazione da combattimento sul sito originale, vale da solo l’intero viaggio ed è un sito unico al mondo imperdibile.

 

 

La Pagoda della Grande Oca Selvatica si trova nella provincia di Shaanxi, nel distretto di Yanta, a circa 3 km dall’imponente quadrilatero delle grandi mura cittadine di Xi’an. E’ un tempio buddista, edificata durante il VII secolo ed è alta circa 60 metri distribuita su sette piani. La zona intorno ai giardini è tranquilla e ideale per passeggiare o rilassarsi un po’ ed è uno dei simboli di Xi’an e parte integrante della storia della città. La Pagoda si trova all’interno di un tempio buddhista ed è stata costruita da un monaco per contenere delle scritture sacre, salendo le scale a chiocciola puoi arrivare al settimo piano dalla quale c’è una vista esclusiva sulla città. Secondo la tradizione, il Buddha sotto forma di oca, precipitò esanime al suolo dallo stormo con cui stava volando, affinché un monaco affamato potesse trarne insegnamento.

Terracotta army warriors in Xian, China
City wall in Xian
Sunrise Landscape of Guilin, Li River and Karst mountain in China.Morning in guilin.

GUILIN

Attraversando il centro di Guilin, il Fiume Li oltre ad essere un’importante zona di pesca dei cormorani è anche un’incredibile zona paesaggistica. Il fiume Li è molto rinomato per il suo panorama: acque profumate, grotte leggendarie, montagne verdeggianti e rocce delicate. Lungo il corso di 100 km del fiume, i picchi delle montagne si ergono verso il cielo riflettendosi nelle acque. Come riconoscimento per la sua bellezza, l’immagine del fiume Li è stato rappresentato sulle banconote da 20 Yuan attualmente in uso. Per gli amanti dell’aria aperta fare escursioni lungo il Fiume Li è una ottima occasione per avvicinarsi alla natura e alla vita locale. Oltre al paesaggio stupendo, è possibile vedere anche alcuni scenari dell’agricoltura locale: contadini che lavorano nei campi, bufali d’acqua a spasso sulla riva del fiume e magari cormorani che prendono pesci nell’acqua.

SHANGAI

La Città Vecchia è il nucleo più antico di Shanghai. Tra le costruzioni più famose c’è l’originale »Ponte delle nove curve» e la »Huxingting», la casa del tè più importante della città. All’interno della Città Vecchia si trova il Giardino del Mandarino Yu, magnifica espressione dell’arte Ming. Il Giardino occupa un’area verde di circa 20.000 metri quadrati, ricca di laghetti artificiali, sculture caratteristiche, tradizionali pagode e suggestivi pergolati. La zona commerciale di Shanghai, «Il Bund», è un ampio viale pedonale lungo più di un chilometro e mezzo, che si sviluppa sulla riva occidentale del fiume Huangpu. È costeggiato da una serie di eleganti edifici di epoca coloniale, in stile art-déco e neoclassico. Tra questi, l’imponente palazzo della Bank of China, l’elegante Peace Hotel, la Customs House, che ospita l’orologio più grande di tutta l’Asia e il Palazzo della Hong Kong & Shanghai Banking Corporation.

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KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA

GASTRONOMIA

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La cucina cinese costituisce una parte essenziale della cultura del Paese, celebrata per il suo connubio di colore, aroma, gusto, significato e presentazione. Un vero banco di prova per gli appassionati di gastronomia cinese è l’hotpot che viene servito in una pentola di metallo con brodo bollente, circondato da piatti di ingredienti crudi, tra cui una varietà di verdure (funghi, cavolo cappuccio, spinaci, ravanello bianco, patate, igname, alghe, radice di loto, cetriolo, melone invernale, lattuga, ecc.), carne (manzo, carne di pecora, carne di maiale, pesce, ecc., solitamente tagliati in fettine sottili), e noodles. Gli ingredienti vengono aggiunti uno per uno alla pentola, cucinati e consumati direttamente, rendendo questo piatto estremamente adatto anche per la preparazione casalinga. I gyoza, con una storia di oltre 1800 anni, sono un classico della cucina cinese, particolarmente popolari durante le festività del Capodanno Cinese, soprattutto nelle regioni settentrionali. I ravioli presentano un ripieno di carne macinata e verdure finemente tagliate, avvolto in un impasto sottile ed elastico. Tra i ripieni più diffusi troviamo carne di maiale, gamberetti, pesce, carne di pollo o di manzo e una varietà di verdure. Possono essere cucinati bolliti, al vapore, fritti o al forno. L’anatra laccata alla pechinese è un’icona della cucina di Pechino, rinomata sia in Cina che all’estero. La sua particolarità risiede nella pelle sottile e croccante, spesso accompagnata da una salsa a base di soia o fagioli rossi, a seconda del ristorante. Il modo tradizionale di gustare questo piatto prevede di avvolgere l’anatra in una piadina insieme a porri e cetrioli. I wonton costituiscono una tipologia di zuppa composta da zuppa e ravioli che vengono solitamente bolliti e farciti con carne di maiale tritata o cubetti di gamberi, offrendo una deliziosa esperienza culinaria.

TRADIZIONI

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La Cina, culla di una delle quattro antiche civiltà insieme a Babilonia, India ed Egitto, attinge da una storia millenaria di oltre 3600 anni, custodendo una cultura profonda e ricca. Questa eredità si manifesta nell’architettura di siti proclamati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, nelle festività tradizionali, negli usi e costumi delle sue numerose minoranze etniche e nella cucina unica che caratterizza il Paese. La Festa delle Lanterne, in cinese chiamata Festa Yuanxiao, dove yuanxiao sono dolci tipici della ricorrenza, piccole palline di riso glutinoso ripiene, segna la conclusione ufficiale del Capodanno Cinese, rappresenta un momento di transizione in cui la gente cessa di rispettare i tabù associati al Capodanno e rimuove le decorazioni. Coincide con la prima notte di luna piena del calendario cinese che simboleggia non solo l’avvento della primavera ma rappresenta anche la riunione familiare, offrendo un’occasione per riflettere sui bei momenti trascorsi insieme durante il Capodanno Cinese. Si configura come una delle celebrazioni più affascinanti e divertenti del calendario cinese. Passando alla filosofia cinese, il feng shui, letteralmente “vento e acqua”, è un’antica arte geomantica legata al Taoismo. La sua missione è trovare un equilibrio costante tra i principi opposti ma complementari di yin e yang, che permeano ogni aspetto della natura. Interpreta paesaggi ed edifici, riorganizzando gli spazi per garantire un flusso armonioso del Qi, l’energia vitale che pervade l’intero universo, una pratica che si riflette anche nelle arti marziali come il Tai chi.

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COME ENTRARE IN CINA

Documentazione di accesso:

è necessario il passaporto, con almeno sei mesi di validità residua. Per eventuali variazioni alla normativa relativa alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia.

Vaccinazioni:

Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore a 9 mesi provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nell’aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione della malattia.

Visto:

le richieste di visto d’ingresso vanno indirizzate, anche attraverso agenzie turistiche, alle Rappresentanze diplomatico-consolari cinesi in Italia (per maggiori informazioni su modalità e documentazione richiesta vedi: www.fmprc.gov.cn ).
Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera, per cui coloro che all’arrivo in territorio cinese ne risultano sprovvisti vengono respinti.
A partire dal 4 novembre 2019 l’Ambasciata e i Consolati Generali della RPC in Italia hanno avviato la rilevazione delle impronte digitali delle dieci dita di tutti i richiedenti il visto cinese. Ne sono esenti le seguenti persone:

1. i richiedenti di età inferiore a 14 anni o superiore a 70 anni;

2. i membri delle delegazioni ufficiali delle Istituzioni governative con capodelegazione a livello pari o superiore a Vice Ministro;

3. diplomatici, addetti consolari e personale tecnico-amministrativo delle Rappresentanze diplomatiche e consolari d’Italia accreditate in Cina;

4. richiedenti ai quali sono state rilevate le impronte digitali negli ultimi 5 anni per precedenti richieste di visto con lo stesso passaporto e nella stessa Sede di Rappresentanza diplomatica o consolare cinese o nello stesso Centro visti abilitato in Italia;

5. i richiedenti mutilati di tutte le dieci dita o coloro ai quali non è possibile effettuare la rilevazione delle impronte digitali di tutte le dieci dita.

Per maggiori informazioni, visitare il sito dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia: http://it.china-embassy.org/ita/lqgz/t1706835.htm

Si segnala inoltre che, dal 23 settembre 2018, in caso di comprovate emergenze di cittadini italiani nella zona di confine della stazione ferroviaria di West Kowloon (dichiarata area di giurisdizione delle Autorità della Cina continentale), l’assistenza consolare sarà assicurata dal Consolato Generale d’Italia a Canton.

Le Autorità consolari cinesi richiedono copia di eventuali precedenti passaporti in caso di recente rinnovo del documento di viaggio. La mancata consegna dei vecchi titoli di viaggio può comportare il rifiuto del visto.

Si sono registrati casi di diniego del visto in presenza sul passaporto di timbri o visti di Paesi mediorientali o della Turchia. Si raccomanda ai viaggiatori in Cina (anche solo per motivi di transito) di verificare con la compagnia aerea, prima della partenza, l’eventualità di incorrere in possibili problematiche connesse alla presenza sul passaporto dei suddetti timbri o visti.

Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it

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