PERCHE’ L’UGANDA?

L’Uganda, detta “La Perla dell’Africa” (nelle parole di Winston Churchill), per la sua posizione geografica a cavallo dell’Equatore, le sue coste sul Lago Vittoria dove si trovano anche le sorgenti del fiume Nilo, l’alternarsi di paesaggi e colline coltivate, estese savane e foreste tropicali naturali, la catena dei Monti Rwenzori e i vulcani Virunga, davvero costituisce una meta naturalistica di primo livello. Tanta ricchezza è data dalla geologia della Rift Valle Albertina – ovvero la Rift Valle di Occidente – che attraversa interamente il Paese, determinandone il confine con la Repubblica Democratica del Congo. Infatti un viaggio in Uganda significa sperimentare sia stupendi safari fotografici, sia escursioni naturalistiche su fiumi e laghi, sia trekking nelle foreste e nelle montagne, sia incontri di carattere culturale tra i vari Regni e tradizioni che rendono il Paese estremamente ricco e interessante. L’attrazione di grande richiamo è senz’altro la possibilità di fare esperienza di “ecoturismo” a contatto con i Grandi Primati, ovvero specie in via di estinzione che segnano un tassello nella storia evolutiva dell’uomo, i gorilla di montagna e gli scimpanzé nei loro habitat naturali.

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COSA VEDERE IN UGANDA

PARCO NAZIONALE DI MURCHISON FALLS

Con i suoi 3,840 km quadrati di estensione, il Parco Nazionale delle Cascate Murchison è la più estesa zona protetta in Uganda. Il nome viene dalle cascate sul Nilo che si trovano nel cuore del Parco e che segnano la zona dove il Nilo, da un’altitudine di circa 800 metri sul livello del mare, scende a circa 600 metri di livello, l’altitudine media della Rift Valle Albertinia, scavando un canyon tra la roccia. I paesaggi sul delta del Nilo sul Lago Alberto (da cui deriva il nome della Rift Valle Albertina) sono stupende savane di acacie e di palme, luogo ideale per il safari fotografico, mentre le rive del lago e del Nilo sono impressionanti per le osservazioni di animali e di volatili. Una escursione in battello sul Nilo vi conduce fino alla base delle Cascate, per poi proseguire a piedi lungo la sponda fino alla “Cima delle Cascate”. Il parco presenta diversi ambienti, dal lacustre al fluviale, dalla savana alle foreste pluviali, tra cui quelle di Rabongo e Budongo. Attualmente, il parco ospita 76 specie di mammiferi, tra cui bufali, facoceri, leoni, leopardi, ippopotami, elefanti, scimpanzé e la più grande popolazione di coccodrilli dell’Uganda, senza contare le oltre 450 specie di uccelli, tra cui il raro becco a scarpa, dal becco a forma di una scarpa, come suggerisce il nome, il martin pescatore nano africano, l’airone Golia o airone gigante, il bucero dal becco bianco e il grande turaco blu. E’ stato reintrodotto anche il rinoceronte bianco presso lo Ziwa Rhino Sanctuary, l’unica area naturale protetta dell’Uganda ad ospitare rinoceronti allo stato semi-selvatico.

Bwindi Impenetrable Forest Mountain Gorillas, Uganda
Close up of a Silverback Mountain gorilla in the Virunga National Park, Democratic Republic Of Congo.

FORESTE DI BUDONGO, KIBALE E BWINDI

Tra gli aspetti più interessanti della Rift Valle vi è l’alternarsi di diversi paesaggi, ovvero laghi e savane che si alternano a foreste tropicali. Le più importanti, sia per dimensioni che per biodiversità, sono quelle di Budongo, Bugoma, Semliki, Kibale, Kalinzu, Bwindi ed Echuya. Tutte le foreste sono l’habitat di varie specie di scimmie, circa quindici quelle più note. Ma soprattutto alcune delle foreste ospitano la rimanente popolazione di grandi primati, ovvero specie in via di estinzione. Rimangono infatti solo circa 5.000 scimpanzè (tra Budongo, Bugoma, Semliki, Kibale e Kalinzu) e circa 420 gorilla di montagna (presenti nel parco nazionale della foresta di Bwindi Impenetrabile e nel piccolo Parco Nazionale di Mgahinga, ovvero la parte Ugandese dei vulcani Virunga). Trekking di eco-turismo sono organizzati in alcuni siti e hanno lo scopo di sostenere la conservazione delle specie. In particolare si possono fare trekking per vedere gli scimpanzè a Budongo e a Kibale, mentre i trekking dei gorilla di montagna sono sia a Bwindi sia al parco di Mgahinga. Questi ultimi due parchi, trovandosi in montagna a un’altitudine di circa 2000 metri sul livello del mare, offrono dei trekking di montagna, pertanto più impegnativi rispetto ai trekking delle foreste di pianura dove si avvistano gli scimpanzè. Nei pressi o nei paraggi di alcune delle foreste tropicali si trovano alcune comunità di Batwa pigmei, gli antichi abitanti delle foreste, i quali vivono oggi ancora con lo stile tradizionale e anche ricevono sostentamento dalle attività turistiche, come avviene nel Nord della foresta di Bwindi oppure nella foresta di Echuya.

PARCO NAZIONALE QUEEN ELIZABETH

Situato interamente nel piano della Rift Valle Albertina, tra i Laghi George ed Edward, con a Nord le Montagne Rwenzori, il Parco Nazionale del Queen Elizabeth offre paesaggi mozzafiato di laghi craterici, savane di euforbia e acacie, il canale di Kazinga con la sua incredibile ricchezza di animali e volatili. Il safari fotografico è possibile nel settore Nord oppure nel settore Sud detto di Ishasha, dal nome del fiume che segna il confine con il Congo. Quest’ultima zona è peraltro conosciuta per la presenza dei cosiddetti “leoni che si arrampicano sugli alberi” del Figus dai grossi rami. Le escursioni in battello sul Canale di Kazinga sono un’esperienza impareggiabile di osservazione di natura selvaggia.

Lioness and Cubs, Queen Elizabeth National Park, Uganda
Murchison Falls National Park Uganda

LE SORGENTI DEL FIUME NILO E IL LAGO VITTORIA

Le sorgenti del fiume Nilo si trovano sul Lago Vittoria nei pressi di Jinja, cittadina a circa 90 km a Est di Kampala la capitale dell’Uganda. Qui si possono fare escursioni in canoa per osservare da vicino le sorgenti, sia quelle dal sottosuolo che dal Lago stesso.
Vicino alle sorgenti, ci sono anche le attività del rafting di acqua dolce sul Nilo.

 

Il Lago Vittoria, conosciuto e frequentato soprattutto dai pescatori locali alla ricerca della tilapia, offre anche alcune zone interessanti per i visitatori. In particolare da segnalare le Isole Ssese, raggiungibili con ferry boat da Entebbe, con la spiaggia di Lutoboka nell’Isola di Bugala, dove si trovano alcuni resort in una zona bella per la tranquillità e la natura rigogliosa. La piccola Isola di Ngamba, invece, raggiungibile con speedy boat, è luogo di un progetto di accoglienza e recupero di scimpanzè e si possono fare visite guidate di mezza giornata.

KARAMOJA E IL PARCO NAZIONALE DEL KIDEPO

La regione Est dell’Uganda è costituita da un “plateau” pianeggiante di paesaggi semi-aridi che si estende da Sud a Nord al confine con il Kenya fino al Parco Nazionale del fiume Kidepo. La regione offre oggi la possibilità di incontri culturali con tribù tradizionali per chi, in maniera autentica, cerca un viaggio vero ovvero la conoscenza. Si possono incontrare sotto-gruppi del popolo Karimojong, tra cui i Matheniko, Tepeth, Jie, Dodoth e la piccolissima comunità IK dal grande interesse antropologico. Infine il parco nazionale del Kidepo è considerato uno dei tesori nascosti dell’Africa dell’Est: esteso tra le montagne che segnano il confine con il Sud Sudan e il Kenya, tra la valle del fiume Narus e del fiume Kidepo, questa savana remota dell’Uganda offre opportunità impareggiabili di safari fotografico oltrechè l’esperienza del selvaggio e della vasta dimensione dei paesaggi Africani.

KARAMOJA

KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA

GASTRONOMIA

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L’Uganda è un paese ricchissimo non solo in termini di paesaggi, fauna e flora, ma anche per la cultura locale, che vive in armonia con la natura circostante. La popolazione è ospitale e accogliente, la musica e la danza rappresentano una costante nel paese, si suona e si balla ogni qualvolta se ne abbia l’occasione. Anche il ritmo ha subito influenze africane, arabe e occidentali, tuttavia uno degli stili musicali più famosi è il Kadongo Kamu, una forma di musica tradizionale eseguita dai Baganda, senza dimenticare gli immancabili tamburi. Per quanto riguarda la danza, la più famosa è il Gombe, sempre eseguito dai Baganda, una delle tribù più grandi dell’Uganda, spesso durante le grandi occasioni. Anche l’abbigliamento rispecchia l’identità culturale del paese, gli abiti sono molto elaborati e colorati e variano da regione a regione, tra gli abiti più tipici ricordiamo i gomesi, abiti lunghi indossati dalle donne, dai motivi particolari realizzati in cotone o seta, mentre gli uomini utilizzano il kanzu, una tunica lunga.

TRADIZIONI

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La cucina ugandese riporta influenze inglesi, arabe e asiatiche, soprattutto indiane, come ci ricordano i samosa. Ogni tribù vanta una propria specialità, la maggior parte dei piatti include riso, verdure, patate, banane e altri frutti tropicali tipici. È consumato pollo, maiale, capra, montone e carni bovine, mentre il pesce viene cucinato sia fresco che essiccato, utilizzato per stufare. Il piatto più tipico è l’ugali, una sorta di una purea di miglio o farina di granturco, caratteristica soprattutto nel nord del paese, servito con carne di manzo in salsa. Il pane tipico dei paesi africano è il chapati, originario dell’India, usato al posto del riso per accompagnare qualsiasi pietanza. Famoso anche il luwombo, uno stufato fatto a base di pollo o manzo, funghi, oppure pesce cotto in foglie di banano. Il mugati naamaggi è di derivazione araba, è un pane a mo’ di frittella di pasta di grano, ripiena con carne macinata e uova non cotte, che poi viene fritto tutto insieme. Tra i piatti più tipici del paese si ricorda il malewa fatto da germogli di bambù e il matoke, che deriva dall’omonima pianta e in Uganda si usa tale termine per indicare i frutti del platano, cui si aggiungono cipolle e coriandolo fresco, servito con del brodo di carne; questo piatto, oltre alla sua particolarità, presenta alti valori nutrizionali.

IL MIO VIAGGIO IN UGANDA!

COME ENTRARE IN UGANDA

Documentazione di accesso:

Passaporto necessario con almeno sei mesi di validità residua. Per eventuali variazioni alla normativa relativa alla validità residua richiesta del passaporto, si consiglia di informarsi presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia.

Vaccinazioni:

La vaccinazione contro la febbre gialla rappresenta un requisito di accesso all’interno del Paese per tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi di vita. Tale vaccinazione deve essere effettuata almeno 10 giorni prima dell’ingresso nel Paese e ha durata permanente, non necessitando di ulteriori richiami.

Visto:

Necessario. Va richiesto prima della partenza, per via telematica, collegandosi al sito https://visas.immigration.go.ug. Dopo aver inserito i dati e allegato i documenti necessari, il richiedente riceverà entro dieci giorni una ricevuta con codice a barre da presentare al varco di frontiera ugandese dove, a seguito del pagamento della tassa consolare e dell’acquisizione dei dati biometrici, otterrà il visto. Per maggiori informazioni visitare il sito del Directorate of Citizenship and Immigration Control del Ministero dell’Interno ugandese, alla pagina http://immigration.go.ug/content/visas-and-passes#.

Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it

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