PERCHE’ LA GRECIA?

La Grecia è una terra unica che attira i turisti grazie ad un’offerta ampia variegata: sole, mare, paesaggi indimenticabili e siti archeologici che testimoniamo ancora oggi i ricordi di un prestigioso passato. La capitale Atene è una città moderna e vivace, impreziosita dai suoi maestosi e suggestivi monumenti, dai suoi musei archeologici, tra i più importanti al mondo e dalle sue allegre piazze con le tipiche taverne. Le isole della Grecia sono tante e diverse tra loro e rispondono a qualsiasi desiderio: contatto con la natura, tranquillità e relax, oppure mete più vivaci e affollate. Potrete scegliere la vostra destinazione tra quelle dell’arcipelago delle Ionie, delle Cicladi e del Dodecanneso, come Rodi, e alla grande isola di Creta, culla della civiltà Minoica, dal sapore esotico. Gli amanti della cultura troveranno un paradico con oltre 17 siti UNESCO. La cucina è un altro ottimo motivo per visitare il paese, culla della dieta mediterranea, considerata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

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COSA VEDERE IN GRECIA

L’ATTICA E ATENE

L’Attica, culla delle più importanti città-stato dell’antica Grecia come Atene, Elevsis e Megara, è circondata dal Mar Egeo e delimitata da una catena montuosa nella zona settentrionale, è una zona prevalentemente montuosa, a vocazione agricola e vinicola.  Si tratta della regione più accessibile del paese grazie ai suoi collegamenti diretti, qui troverai tanti alberghi di lusso, ristoranti esclusivi, caffè all’aperto, pittoreschi mercati e negozi di antiquariato. Atene, capoluogo della regione, è la città dei contrasti, antica e moderna, poco pulita ma sempre affascinante, rappresenta la culla della civiltà antica. Visitare questo museo all’aperto è come calpestare la storia e respirarne la filosofia, essendo la terra natia di molti personaggi illustri. Sono diverse le visite da fare, a partire dall’imponente Acropoli, visibile da quasi ogni punto della città, lo stadio luogo di nascita delle Olimpiadi, l’agorà in cui Socrate esponeva agli allievi il suo pensiero. La visita della città non può iniziare dall’Acropoli e dall’iconico Partenone, la massima espressione dell’architettura classica greca, che attira ogni anno migliaia di turisti per la sua bellezza, per la sua imponenza, per la storia che ancora oggi racconta. Dal 432 a.C. il Partenone domina dall’alto la città, rappresentando il simbolo dell’antica Grecia e della democrazia, è dedicato alla dea Atena Parthenos ed è il più grande tempio dorico mai completato, ha resistito tutto fino ai giorni nostri, tranne il colore dorato delle colonne e delle decorazioni. Il secondo tempio più conosciuto dell’Acropoli è il Tempio di Atena Nike, il più piccolo tra i templi della zona, ma molto amato per la sua vertiginosa posizione a strapiombo sulla roccia, si tratta dell’unica costruzione in stile completamente ionico dell’Acropoli. Il Teatro di Dioniso era il centro nevralgico delle rappresentazioni teatrali classiche, come quelle di Aristofane, Euripide e Sofocle e ospitava 17.000 spettatori. Altro simbolo dell’Acropoli sono le celebri riproduzioni delle Cariatidi, le enormi colonne dalla figura di donna che reggono il santuario, le originali sono conservate al museo dell’Acropoli. Tuttavia, il vero centro della vita dell’antica Atene era l’Antica Agorà, grande circa 12 ettari e risalente al VI secolo a.C., rappresentava il centro amministrativo, politico, commerciale e sociale della città. Posto in cima all’Agorà, troverai il suggestivo è il Tempio di Efesto che regala una vista mozzafiato. Assolutamente da vedere anche lo Stadio Panatenaico di Atene, chiamato Kallimarmaron, la vera culla delle Olimpiadi che poteva ospitare un pubblico composto da 7mila persone, risalente al IV secolo a.C., fu costruito per ospitare prima i Giochi Panatenaici, poi dopo millenni, i primi Giochi Olimpici dell’epoca moderna. Essendo una città così antica e ricca di storia, sono tanti i musei che si potrebbero visitare, uno tra tutti sarebbe Museo Archeologico Nazionale, che vanta la più ampia collezione al mondo di reperti della Grecia antica. Da vedere anche la Cappella di San Giorgio una chiesa bianca in cima al monte Licabetto, che regala una vista impressionante a 278 m d’altezza, soprattutto al tramonto; il monte prende il nome dal greco Lykavittós, letteralmente “collina dei lupi” data l’elevata presenza in passato. Parlando di shopping, Via Ermou è indubbiamente la più gettonata, per gli acquisti di lusso meglio dirigersi verso Kolonaki, il quartiere più elegante della città, ricco di bar all’aperto, senza dimenticare Tsakalof, la via più costosa d’Europa. Per un po’ di movida i quartieri migliori sono Victoria e Platia Exarchia, dove potrai ascoltare la tipica musica greca, il rebetiko, Patrimonio UNESCO.

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IL PELOPONNESO E I SUOI TESORI

La regione del Peloponneso, nella Grecia continentale, è terra di storia e leggende, di strade tortuose, di mare come Ermioni, Porto Heli e di città culturali da visitare, come Corinto. L’Argolide fa parte del Peloponneso e prende il nome dalla sua città principale, Argo, il cui nome deriva dal suo fondatore Argos, il mitico figlio di Zeus e Niobe. Da vedere ce n’è in abbondanza con i siti archeologici di Lerna, Tirinto, Micene, Argo e Asine. La città di Corinto è nota sia per il suo famoso canale, che per le meraviglie che conserva. Il canale, lungo 6 km e largo 24 attraversa due ripide scogliere alte 52 m, fu progettato da Nerone ma completato solo nel 1893, la sua portata è storica, rappresentando una delle maggiori opere d’ingegneria della storia, che rende il Peloponneso un’isola e fa risparmiare 400 km alle 11mila barche che lo attraversano ogni anno. Dopo aver visitato il noto canale, potrai visitare l’Acrocorinto, l’Acropoli dell’Antica Corinto, l’antico centro religioso e difensivo fino al Medioevo, il Tempio di Apollo, il tempio di Isthmia, il monastero di San Patapio e il muro di Hexamilion o Esamilo, risalente all’Impero Romano. Poco più a sud, si trova Micene, una città dal passato leggendario, affascinante e misterioso, già in voga durante l’Impero Romano, tanto importante da segnare l’epoca che va dal 1600 al 1100 a.C. come Periodo Miceneo. Il suo nome è legato al suo re più celebre: Agamennone, capo nella Guerra di Troia, le cui gesta furono tramandate da Omero nell’Iliade. Assolutamente da vedere il parco e il museo archeologico; il simbolo della città è la Porta dei Leoni, alta 3 metri, è il solenne ingresso del complesso murario che proteggeva la città, chiamato Mura Ciclopiche, date le dimensioni dai 3 agli 8 m! Poco più avanti vedrai il Palazzo Reale di Agamennone, le Tombe dei re, il Tesoro di Atreo, noto anche come Tomba di Agamennone, in cui vi è sepolto un membro di una famiglia reale, ma non si è certi che sia Agamennone. Argo nell’antichità era la capitale dell’Argolide, valeva a dire una delle città più potenti della Grecia, come testimoniano le numerose rovine delle terme, del teatro che ospitava fino a 20mila persone, l’Odeon il teatro più piccolo e il Santuario. Da vedere anche il castello di Larissa che domina la città. Oggi, secondo il Timeout, rivista di viaggi britannica, Argos è considerata una delle mete turistiche di più alta qualità e contestualmente più economiche d’Europa.

 

Scendendo sulla costa troviamo Nauplia, o Nafplio in italiano, capoluogo dell’Argolide e antica capitale della Grecia, in cui c’è tanto da vedere a partire dal bel centro storico, ricco di negozi e pedonale. L’atmosfera che respirerai sarà a tratti veneziana, orientale e naturalmente greca. Lo stile veneziano è visibile nel Forte Veneziano Palamidi, una costruzione difensiva a 216 m sul livello del mare, che prende il nome da Palamede: un eroe greco della guerra di Troia. Un altro simbolo della città è l’impressionante Castello di Bourzi, di fronte al centro città, un progetto dell’italiano Antonio Gambello, costruito dai veneziani per difendere la città dai pirati; da vedere anche l’Acronafplia è la terza costruzione difensiva della città. Sulla costa saronica, si trova Epidauro conosciuta a livello internazionale per il suo splendido teatro, esempio senza pari di magnificenza. Costruito nel IV secolo a.C. da Policleto il Giovane, il Teatro di Epidauro è una delle attrazioni più stupefacenti di tutta la Grecia per diversi motivi, innanzitutto per la sua straordinaria acustica, per cui ogni minimo suono può essere udito dal proscenio fino all’ultima fila in alto; inoltre, è un eccezionale esempio di perfezione classica e l’ottimo stato di conservazione lo rende uno dei teatri meglio conservati dell’antichità. Vicino al teatro potrai visitare anche il Tempio di Asklepios, l’Asklepion, dedicato al figlio di Apollo, rappresenta uno dei templi più importanti dell’Antica Grecia, di cui oggi resta ben poco; Tholos, una struttura in marmo bianco con colonne: le rovine dello Stadio, la culla delle Olimpiadi e il Museo Archeologico di Epidauro. Molto più a nord, nella regione dell’Elide, si trova Olimpia, la culla dei Giochi Olimpici risalenti a 3000 anni fa, una tappa imperdibile durante un viaggio nel Peloponneso. Già nell’antichità, le Olimpiadi avevano luogo ogni 4 anni, nate come riti iniziatici per sancire il passaggio all’età adulta, dall’VIII secolo diventa una festa panellenica rivolta a tutti i greci fino al 393, anno in cui l’imperatore Teodosio I emanò un editto per impedirle. Con l’abolizione dei giochi la città fu ben presto abbandonata, l’antico sito di Olimpia è tutt’oggi uno dei luoghi più sacri della Grecia ed è suddiviso in diverse aree: il santuario che include il tempio dorico di Hera, il monumentale tempio di Zeus e il Metrôon dedicato a Rhea, la madre degli dei. Il quadrilatero era una specie di villaggio olimpico composto dal Prytaneum in cui si imbastivano i banchetti per i vincitori, il Leonidaion era l’alloggio per le persone importanti, le terme, il laboratorio di Fidia e il Bouleutêrion, la sede del Consiglio Olimpico. L’ultima zona è composta dagli impianti sportivi, il ginnasio con la palestra e l’antico stadio. Passeggiare qui ti porterà indietro nel tempo, sarà un’emozione unica rivivere i tempi olimpionici! Dopo il Partenone di Atene, una delle attrazioni turistiche più visitate della Grecia continentale sono i Monasteri delle Meteore, vicino Kalambaka, nella regione della Tessaglia. Tra le montagne del Pindo e degli Hassia, furono costruiti di 24 monasteri, tutti situati in cima ad un’altura a strapiombo, infatti “Meteora” in greco significa letteralmente “sospeso in aria”, oggi i monasteri visitabili sono 6 e arrivano fino a 300 m di altezza. Vedendo questi monasteri sospesi, si penserebbe che siano inaccessibili, bensì sono tutti visitabili, fino al secolo scorso erano raggiungibili solamente con corde o scale rimovibili, oggi invece l’accesso è facilitato da scale in muratura scavate nella roccia e un bus locale, uno spettacolo unico, un mix di avventura e misticismo a cui potrai assistere solo qui!

LE ISOLE DI CRETA E RODI

Creta, l’isola più grande della Grecia, terra di miti e leggende, non offre solo spiagge, ma vanta anche un patrimonio storico-culturale invidiabile, lasciati trasportare dalle sue spiagge di sabbia bianca, i pittoreschi villaggi montani e i monumenti storici. Assolutamente da vedere, il Palazzo di Cnosso, a 5 km dal centro della capitale Heraklion, la residenza del re Minosse, che diede origine al mito del Minotauro, si tratta del sito archeologico di maggior rilevanza dell’isola, nonché dell’antica civiltà minoica e il Museo Archeologico di Heraklion, che conserva reperti da 5500 anni. Procedendo verso ovest, si arriva al Monastero di Arkadi, simbolo della resistenza greca contro i turchi, per cui i monaci al suo interno preferirono farsi saltare in aria piuttosto che consegnarsi al nemico, fu costruito su un altopiano verde con uliveti e vigneti a 500 m d’altezza. Procedendo verso la costa, sempre a ovest, arriviamo a Rethimno, affacciata sulle acque limpide del Mediterraneo, conserva una fortezza quattrocentesca, moschee e un centro storico perfettamente conservato, ricco anche di aree shopping. La città ospita la Fortezza di Rethymno, costruita su quella che era l’antica acropoli di Rethymno dai Veneziani nel XVI secolo e successivamente conquistata dagli Ottomani.  Chania, o Hania, è la seconda città più grande del paese, più suggestiva di Iraklion, dove osserverai la fusione delle culture veneziana e turca, con edifici che si affacciano sul mare. Non si può perdere un tramonto ad Agios Nikolaos, la località turistica più affascinante dell’isola, ricca di boutique, ristoranti esclusivi e caffetterie, la cittadina profuma di magia ancor di più la sera, quando le luci degli edifici si rispecchiano sulla superficie blu del mare. Le spiagge naturalmente sono l’attrattiva principale dell’isola, la spiaggia favorita è quella di Elafonissi, una spiaggia bianca arricchita da sfumature rosa. Un’attrazione naturale davvero meritevole è la nota laguna di Balos che regala un panorama unico e le Gole di Samaria, in cui gli amanti del trekking potranno divertirsi per 16 km di sentiero.

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Rodi anche detta “l’Isola delle Rose” o “l’Isola del Cervo”, è la più grande del Dodecaneso, molto più vicina alla Turchia che ad Atene, è conosciuta in tutto il mondo per il suo famoso e omonimo Colosso, una delle sette meraviglie del mondo, che raffigurava un’enorme statua del dio Sole Elio, posta a guardia del porto con funzioni difensive. Il Colosso ormai disperso, dopo la caduta in mare dove rimase per secoli, fu venduto dai conquistatori arabi a un privato della Siria, che utilizzò ben 980 cammelli per trasportarla a pezzi. Nonostante questa importante perdita, l’isola offre ancora tanto sia a livello culturale, come i castelli medievali e i siti archeologici, che paesaggistico grazie alle numerose e meravigliose spiagge. La città vecchia, Patrimonio UNESCO, è la più grande città medievale di tutta Europa, assolutamente da visitare per la moltitudine di attrazioni da visitare, come il Palazzo dei Grandi Maestri, la Via dei Cavalieri, il Quartiere Turco e il Quartiere Ebraico. Appena arrivato, ti innamorerai di Lindos, affascinante e incantevole, che conserva l’affascinante acropoli con vista sul mare, si tratta della classica città greca dell’immaginario comune, con le casette bianche circondate da verdi colline, da vedere la fortezza medievale e le due spiagge lungo la baia di San Paolo. Non perderti nemmeno il sito archeologico di Kamiros, città che insieme ad Ialyssos e Lindos sono le più’ antiche dell’isola. Nonostante rimanga ben poco del sito, una visita è consigliata per la magnificenza del panorama: le rovine sono sparse tra la terrazza naturale e la vista sul mare, semplicemente spettacolare!

KUDA IL VALORE DELL’ESPERIENZA

STORIA

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Date le varie influenze culturali portate dai popoli conquistatori dell’Ellade, la storia greca si divide in fasi per meglio distinguere l’epoca minoica, micenea, ellenistica, ottomana e bizantina. La Civiltà Minoica si sviluppa a Creta a partire dal 2700 fino al 1.400 a.C., deve il suo nome al celeberrimo re Minosse, di cui oggi rimane il bellissimo Palazzo di Cnosso, il fulcro politico, economico e religioso dell’isola. La Civita Minoica si contraddistingue per le sue abilità commerciali ed artistiche, come testimoniano gli affreschi e i palazzi dell’epoca. Intorno al 1600 a.C. a Micene, nella Grecia continentale, si forma la Civiltà Micenea, da cui prende il nome, che si differenzia dalla civiltà precedente per il focus sulla conquista e l’indole combattiva, fino all’anno del collasso nel 1100 a.C., periodo buio per il paese. È durante quest’epoca che Omero narra delle vicende di Achille, Elena e Agamennone, Re di Argo e Micene nella sua Iliade. Il periodo buio termina con l’arrivo dell’epoca dell’Antica Grecia, un’epoca di fondamentale importanza che va dal 1000 a.C. al 323 a.C. caratterizzato dal fervore artistico, come testimoniano le bellezze del Tempio di Delfi, Teatro di Epidauro e l’Acropoli, simbolo di Atene ancora oggi a distanza di millenni. In quest’epoca furono istituite le polis, le unità politiche autonome, uno strumento politico nuovo che però portò a numerose guerre per la rivalità tra le polis stesse. In questo contesto, si inserisce Alessandro Magno, principe della Macedonia, il quale sottomette le città-stato greche della terra ferma unendole sotto il suo dominio, conquistando anche territori del Vicino Oriente, come Persepoli, Susa e Babilonia. L’Età Ellenistica inizia con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., il quale contribuì fortemente alla diffusione dell’Ellenismo in Asia Minore, Persia, Mesopotamia ed Egitto, presupposto che pose le basi per la filosofia e la scienza. La cultura ellenica fu da sempre presa come esempio dai Romani, la cui dominazione incombe alla morte del re macedone, dopo la distruzione di Corinto nel 146 a.C.; da questo momento in poi due culture fondamentali per l’Occidente si incontrano, dando vita ad una spinta culturale mai vista prima. La Grecia diventa una provincia dell’Impero Romano d’Oriente, l’Impero Bizantino, e il greco insieme al latino, diventa la lingua ufficiale, tuttavia rimase un periodo di decadenza per il paese, anche dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, che vede splendere Costantinopoli la nuova capitale dell’Impero, a scapito del paese che viene sempre più relegato a provincia marginale. La Grecia tornò ad essere in auge durante il Medioevo, quando Atene, Salonicco e Mystas rappresentavano le città di rilievo dell’Impero. Con la caduta di Costantinopoli nel 1453, la Grecia fu oggetto di contesa tra Veneziani e Ottomani per il controllo del Mar Egeo, la via del commercio tra Europa e Asia. Dopo la caduta di Venezia del 1797, il paese passò sotto il dominio ottomano fino al 1827, il quale rimase tollerante nei confronti della Chiesa ortodossa, ma non del popolo, infatti vietò la lingua greca e cercò di opprimere la popolazione, che continuò a tramandare la propria cultura. La rivolta greca per l’indipendenza iniziò ufficialmente nel 1821, per essere effettiva solo nel 1829, grazie anche alle potenze europee. La storia si ripete e ci insegna la grande resilienza del popolo ellenico, che non si lascia abbattere mai.

GASTRONOMIA

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In Grecia si sa si mangia bene, alla base di tutti i piatti tipici, troviamo prodotti coltivati, raccolti in loco, come vite, olivo, grano che si trasformano nei capisaldi della cucina mediterranea: vino, olio e pane. Uno dei piatti più conosciuti della cucina greca è la pita, una tipologia di pane, piatto e tondo pronto a riempirsi di qualsivoglia prelibatezza, che ben si presta allo street food. Si sa, le salse sono un must in Grecia e ce ne sono davvero tante, sempre utilizzate nella pita, un trucco per riconoscerle sta nell’osservarne il colore. La più famosa di tutte è la salsa tzatziki a base di yogurt, aglio e cetriolo; la melitzanosalata, di color giallino è simile al baba ganoush turco a base di melanzane, aglio e olio; la skordalia è specie di purè che può essere preparato sia con le patate che con le noci; la salsa di color rosso è la tirokafteri, molto amata dai locali, a base di feta, yogurt, peperoncino e aceto; di colore più chiaro, la rosata taramosalata, a base di uova di pesce, limone, cipolle e olive. Uno dei piatti più conosciuti è il Gyros, la pita arricchita da bocconcini di maiale allo spiedo, salsa tzatziki, pomodoro e cipolla, una specialità da provare. L’insalata greca, horiatiki, nasce come piatto povero preparato in due minuti, composto da pomodori, cipolla e cetriolo, a cui poi in base alla zona in cui ci si trova, vengono fatte aggiunte di: olive, capperi e peperoni. Un’altra istituzione in Grecia è la pasta a filo, infatti “phyllo” in greco e significa “foglia”, l’impasto è composto da 40% di acqua e 60% di farina, stendendolo in sottili strati, si realizza la pasta sfoglia, perfetta in forno o fritta, sia per piatti salati che dolci. I piatti più conosciuti e da provare di questo tipo sono: spanakopita, una torta salata ripiena di spinaci, feta, uova e aneto a forma di fagottini; la tiropita sono dei triangolini ripieni di formaggio e uova; kolokithopita fatta con zucchine e kreatopita con carne macinata, insomma ce n’è per tutti i gusti! Da provare come antipasto anche il saganaki, il formaggio fritto, a base di graviera, formaggio a pasta dura di pecora, che prende il nome dalla padella sagan in cui viene preparato. Tra i piatti street food regna sovrano il Souvlaki, uno spiedino di carne, che può essere mangiato sia a morsi, che sia nella pita, che nel piatto. Non si può parlare di Grecia, senza nominare la Moussaka, un piatto elaborato composto da melanzane e ragù di agnello, un piatto poco estivo ma delizioso. Per quanto riguarda il pesce il protagonista assoluto è il polpo che può essere bollito con olio, limone e origano detto ladorigani, oppure cucinato sulla griglia sti schara o, nella sua versione più elaborata, chtapodi crasato, cotto in casseruola con salsa al vino rosso. Per quanto riguarda i dolci, anche qui la pasta a filo la fa da regina. La fanouropita è una torta cucinata in onore di San Fanurio, si tratta di una torta rustica a base di farina, olio, arancia, spezie e noci. Famosa, soprattutto in occasione del capodanno, la Vasilopita una torta a base di farina, uova, burro e zucchero, nel cui impasto nasconde un regalo di buon auspicio per chi lo trova. Per quanto riguarda le bevande, da provare il caffè greco, molto diluito simile a quello turco nella preparazione, e l’ouzo: l’aperitivo greco è diverso dal resto del mondo, qui si inizia a mangiare dopo un goccio di acquavite aromatizzata all’anice, per i greci il miglior apripista per un pasto!

TRADIZIONI

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Il popolo greco è notoriamente conosciuto per la sua convivialità e per la sua allegria, la danza e la musica sono elementi cruciali della sua cultura, in particolare la danza rappresenta un modo di esprimersi, di comunicare con gli altri, tanto che i balli popolari sono indicati con il nome “dimotiko” che significa “del popolo”, come testimoniano le oltre 4000 danze tradizionali sparse in tutte le regioni del paese, alcune conosciute oltre i confini, altre solo internamente.  Non si può parlare di danze senza nominare il Rebetiko, un termine generico, che comprende forme di musica che spaziano dall’Impero Ottomano fino al XX secolo, potremmo tradurlo come “blues urbano greco” e dal 2017 rientra nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Una delle danze più tradizionali è l’Hasapiko che ha origine nell’impero bizantino, il nome deriva dal greco χασάπης e significa “macellaio”, la sua origine si deve ai macellai arvaniti, un popolo greco di origine albanese, che eseguivano questa danza con le spade. Il ballo si esegue in cerchio o in linea, con le mani appoggiate sulle spalle del vicino. Più noto a livello internazionale è il suo “parente” Sirtaki, più recente degli anni ’60, che prende spunto da questo ballo, si differenzia dall’hasapiko, in quanto alterna passi lenti e veloci, passando dal tempo 4/4 a 2/4. Il Kalamatianos è la danza considerata nazionale, ballata in tutta la Grecia e a Cipro, si tratta di un ballo festoso, eseguito in cerchio tenendosi per mano. Prende il nome dalla città di Kalamata, nel sud della Grecia e si leggeva già nei primi scritti di Omero. Più energico il Pentozali che ha origini cretesi; in questo caso il ballo viene eseguito in linea, uno accanto all’altro, tenendo le braccia sulle spalle del vicino, mentre i ballerini eseguono i passi fondamentali, il ballerino principale può esprimersi a piacere, il ritmo passa da moderato e progressivamente aumenta. Un’altra danza tradizionale panellenica è lo Tsamico, anche detto kleftiko, popolare nel Peloponneso, in Tessaglia e nell’Epiro. Il ballo si esegue in formazione circolare, tenendo le mani del vicino a 90°, mentre il ballerino esegue salti e squat a seconda del ritmo. L’Ikariotikos rientra nelle danze nisiotika, vale a dire delle isole dell’Egeo, che nasce nell’isola di Ikaria. In principio era una danza lenta che col passare del tempo ha acquisito velocità, oggi si divide in tre parti, da lento il ritmo è sempre in crescendo, si balla tra uomini e donne in cerchio che si tengono la mano all’altezza delle spalle. A differenza di tutti i balli menzionati, lo Zeibekiko si balla individualmente, non in gruppo, in origine due uomini armati danzavano uno di fronte all’altro, con le braccia aperte. Questa danza è conosciuta anche come “danza dell’aquila” e ballata in occasioni speciali, accompagnata dal suono del bouzouki, appartenente alla famiglia dei liuti, anch’esso di origini greche. Anche i festival rappresentano un’occasione importante per festeggiare e ricordare le antiche tradizioni, tra i più importanti ricordiamo: il Festival Ellenico che ha luogo ad Atene dal 2 giugno al 28 settembre nel teatro di Erode; il Festival di Epidauro per omaggiare il teatro greco classico e il Festival di Olimpia Antica, occasione ricca di eventi di teatro, danza, musica greca.

IL MIO VIAGGIO IN GRECIA!

COME ENTRARE IN GRECIA

Documentazione di accesso:

E’ necessario viaggiare con un passaporto o una carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Il Paese fa parte dell’UE ed aderisce all’accordo di Schengen.
Qualora in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si prega di consultare l’Approfondimento Prima di partire – documenti per viaggi all’estero.
Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato della Grecia presente in Italia

Vaccinazioni:

Nessuna.

Visto:

Il visto non è necessario.

Per ulteriori informazioni, sempre aggiornate, clicca sul sito di viaggiaresicuri.it oppure su salute.gov.it

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